domenica 1 giugno 2008

5 - La dieta, fronte sociale

"Smettere di fumare è facilissimo, io l'ho fatto centinaia di volte"
(Mark Twain)
Massima applicabilissima anche alle diete, inutile dire quanti buoni intenti naufragano miseramente davanti a tavole ben imbandite, happy hour, matrimoni e simili, frigoriferi pieni di cose che non dovrebbero esserci, semplici uscite con amici, o serate noiose sul divano a guardare la tv. Penso che la forza di volontà sia il fattore determinante nella riuscita di una dieta, per ottenere risultati, è inutile nasconderlo, bisogna soffrire, più a livello mentale che fisico, il fisico se la dieta è ben calibrata, regge senza problemi.
Per evitare pericolose "ricadute" decisi quindi di impormi una discipina ferrea anche riguardo certe frequentazioni pericolose anche se ciò mi portò per diverso tempo ad una vita "leggermente" da asociale.
Questa disciplina colpì per prima cosa i pranzi della Domenica dalla suocera, mitici banchetti a famiglia riunita (minimo 15 persone) dove di norma erano presenti esclusivamente piatti con potere calorico a 4 cifre, abbondantemente innaffiati, oserei dire allagati da buon vino e digestivi vari.
Citazione particolare merita (in senso ironico) quella che chiamerò in codice la cognata G, cuoca speciale nonchè creatrice della porzione doppia standard e addetta al bis semi-coercitivo.
In pratica il taglio delle frequentazioni riguardò tutte le occasioni che percepivo come un pericolo per la volontà ancora fragile davanti alla durezza dell'impresa che mi ero prefissato, cene con amici, aperitivi, tutto ridotto al lumicino, consumazioni al bar ridotte al solo caffè.
Una fase di semi isolamento durata in pratica sino a quando non mi resi conto di saper gestire in sicurezza eventi del genere, ossia poter partecipare ad un pranzo o cena che fosse, essendo in grado di mangiare solo ed esclusivamente ciò che volevo e soprattutto dovevo e potevo, indifferente al canto delle sirene delle gustosissime calorie in eccesso.
La capacità di gestire questi eventi è figlia della consapevolezza e della forza di volontà, difficile da acquisire e ancor più difficile da mantenere, ancora oggi ogni tanto corro il rischio di "mollare gli ormeggi" ma per fortuna mi fermo in tempo prima di andare alla deriva, e questo lo devo principalmente alla passione per la corsa...clicca per il seguito

1 commento:

  1. Sei un grande. io stessa cosa, 23 kg in un anno e mezzo grazie a dieta e corsa. devo perderne ancora 10. mi hai dato la spinta per continuare!!!

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