lunedì 2 febbraio 2015

Corsi e ricorsi.

FotoLuigi (127)State tranquilli, non terrò un seminario su Gianbattista Vico, non ne sarei all'altezza,  rischierei di far la fine di quel sedicente latinista di mia conoscenza, che, invitato scherzosamente a tradurre un lorem ipsum, cadde in uno stato catatonico degno di “Risvegli”, dal quale non  si è ancora ripreso. Nessuna disanima de la “Scienza nuova” quindi, bensì un molto più banale utilizzo del passato remoto, più alla portata dei miei studi,  per riepilogare la situazione, congelata, almeno sul blog, da diverso tempo.

Corsi e ricorsi ma  dovetti fermarmi, ripetutamente. Questo è il senso del titolo.
Da quel post del 5 Agosto, nel quale annunciavo il problema al ginocchio, è stato tutto un susseguirsi di frenetici tentativi di ripresa, puntualmente bloccati dal solito sinistro cigolio. Avessi avuto più pazienza, probabilmente si sarebbe risolto tutto prima, ma la lunga astinenza, mi portava a ripetuti tentativi che non facevano altro che posporre una vera ripresa. Poi finalmente mi rassegnai a seguire quella che per un podista è la terapia più costosa e dolorosa: un sano ed effettivo ri-po-so!
Ed eccomi quindi arrivare a metà dicembre con una timida ripresa confortata dall'assenza di dolori molesti,  i  grandi programmi 2015, di cui chiaramente non ho mai parlato, ormai sono svaniti, però il solo fatto di poter correre liberamente è già un gran successo, la terapia 12K,  in breve dà i suoi frutti:  smetto di trascinarmi ed inizio ad arrancare, per poi riappropriarmi di una parvenza di corsa. Le uscite si susseguono, i chilometri crescono,  e l'appuntamento per la prima di campionato, in quel di Vicofertile, sembra ormai cosa fatta.
Ma la fortuna podistica che mi contraddistingue ultimamente, aveva in serbo per me un simpatico regalo per l'anno nuovo. Mentre mi accingo ad accompagnare l'adepta sulla linea di partenza del Cross Country di Gramignazzo, gara alla quale avevo deciso saggiamente di non partecipare, per evitare sollecitazioni anomale , una innocente storta da pantofolaio domenicale, si trasforma in un'odissea.
A tarda sera scopro che l'indifferenza non paga: caviglia gonfia ,  dolore in aumento, e difficoltà persino a camminare.
Memore delle ultime peripezie, mi rivolgo immediatamente ad un luminare delle resurrezioni articolari, che tra un'Amatriciana e una creme brulèe mi prescrive immediato riposo ed una serie di trattamenti sciamanici tra i più efficaci, a cui, ligio, mi sottopongo, ivi compresa una fasciatura degna di Christian Grey. Quindici giorni di sofferenza, e torno a calpestare asfalto, striscio lentamente per i viali di Parma alla ricerca di una pseudo condizione che sia quantomeno accettabile, anche se il termine "ricerca", lo so non è il più adatto, sarebbe meglio parlare di percorso, perché il punto di arrivo è ben noto, ma la strada è lunga, molto lunga, ma non serve lamentarsi della distanza, l'unico modo per ridurla, è correre, correre e ancora correre, ed è quello che sto facendo, deliziandomi, per ora, dei successi altrui.
Buone corse!

4 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. @anna Pizzotti: non ho mai eliminato un commento da quando esiste il Blog, ma per lei ho dovuto fare un'eccezione. Chi approfitta delle mie pagine per dare pseudo patinati consigli per "dimagrire velocemente" e avere un corpo sexy, il tutto supportato da altrettanto pseudo integratori, non è il benvenuto.
    Distanti saluti,
    VadoAcorrere.

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