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martedì 2 dicembre 2008

November Porc Hot Feet (11K)

Sabato 29 Novembre h 15:00: November Porc Hot Feet di Roccabianca (PR) ecco il mio primo appuntamento con i diecimila, anzi con gli undicimila per la precisione, è questa la gara alla quale avevo deciso di partecipare da tempo, appena conclusa la maratona di Carpi. Il meteo non mi ha aiutato in questo mese e non ho svolto nessun allenamento specifico, però sono uscito comunque con regolarità cercando di mantenere la buona forma ottenuta con la preparazione alla maratona. Dopo la bella nevicata di qualche giorno fa, e la minaccia di pioggia del mattino, il pomeriggio offre un bel sole, aria frizzante (5°) e cielo azzurro.
Iscrizione 15 euro con pacco gara, di cui 8 di cauzione per il chip, appena in possesso del pettorale e del chip, li sistemo e affido lo zaino all'onestà dei passanti. Parto subito per il riscaldamento, voglio arrivare alla partenza ben carburato, non come a Salso, corsa leggera, qualche allungo, ed eccomi pronto al via.
Questa volta so già ciò cosa aspettarmi, si parte dalla piazza principale, dove in più di 250 stiamo compatti ma belli larghi, file da circa venti persone, per poi imbottigliarci in una viuzza abbastanza stretta dove si passerà al massimo in dieci, quindi al via, miro il centro della viuzza e mi dirigo spedito verso il mio obbiettivo respingendo con altrettanta delicatezza i gentili tentativi di farmi finire fuori strada, una volta superato l'imbuto il gruppo si sgrana e tutto diventa più facile.
L'accurato riscaldamento mi permette di raggiungere immediatamente il mio passo, mi posiziono a centro gruppo, un giro per le vie del paese, poi si va sull'argine, si corre tra i campi ancora innevati, riesco a superare qualcuno, il ritmo è tale che non guardo neanche il 205, mi lascio guidare dal respiro e dai cartelli chilometrici, non mi trovo in affanno e quindi cerco di spingere un pò di più, i chilometri scorrono, all'ottavo mi trovo insieme ad un bel gruppo evidentemente miei pari, tengo il loro passo sino al rientro in paese, all'ultimo chilometro cerco di dare tutto, guadagno qualche posizione ed arrivo in piena progressione sul traguardo, rischiando di travolgere i cronometristi che, a causa di problemi al transponder erano passati al rilevo manuale dei tempi e si trovavano quindi davanti alla finish line, chiudo gli 11 chilometri in 45'19" a 4"07" di media, decisamente al di sopra delle mie aspettative, pensavo di valere non più di 4'20"-4'15" a Km su queste distanze, e probabilmente con una condotta di gara più aggressiva avrei limato ancora qualcosa, all'arrivo ho sentito di non aver speso tutto e penso che questo sia in gran parte merito "dell'effetto pettorale"
Non posso evitare di fare un accenno al ristoro post gara, decisamente ruspante, con thè caldo in tanica di plastica e merendine in confezione rigorosamente anonima, e un elogio al pacco gara costituito da un ulteriore merendina e da due salamini (da cuocere) in elegante busta di plastica trasparente.

giovedì 20 novembre 2008

Staffetta di Santa Lucia

Problemi al pc mi hanno fatto rimandare l'invio di questo ed altri post, di come è nata la partecipazione a questa gara ne ho già parlato (vedi "storie di ordinaria follia")Arriviamo a Salsomaggiore in tempo per ritirare i pettorali, il nome scelto per la squadra è "MarciPiedi"... insomma una garanzia!
Il sole ormai alto preannuncia un'ottima giornata con cielo terso, nessun rischio pioggia dopo il maltempo dei giorni scorsi, partenza e arrivo sono situati nella piazza principale, davanti alle terme Berzieri, il fulcro storico di questo famosissimo centro termale. La prima tappa spetta a me quindi inizio subito il riscaldamento, il mancato riposo si fa sentire attraverso una frequenza cardiaca eccessivamente alta già a riposo ed un passo che resta pesante, ma è ora di posizionarsi in griglia.
Allo sparo la partenza è molto più concitata di quella di una maratona, il passo chiaramente molto più veloce e tutti cercano di farsi spazio, c'è da sgomitare e tenere la strada, si attraversa il centro e giù, un'ampia curva in discesa intorno al parco Giuseppe Mazzini, per poi tornare con una leggera salita verso la zona della partenza a raccogliere l'incitamento del pubblico, superato questo tratto già di per se non riposante, inizia la vera salita, sempre più ripida, mi rendo immediatamente conto di aver preso troppo alla leggera il riscaldamento pre gara, non mi aspettavo una pendenza così "feroce" da subito, sento i muscoli tirare al limite, mentre cuore e fiato stentano a trovare un giusto equilibrio, la strada continua a salire con stretti tornanti e non ne vedo la fine, ma non cedo, accorcio ancora il passo e finalmente dopo un ultimo breve tratto spacca cuore ecco l'agognata discesa, la vettura della squadra mi affianca per offrire sostegno ma il peggio è passato, uso il primo tratto per recuperare fiato ed "accordare" gambe e cuore, poi il passo si fa leggero e sfrutto l'aiuto della pendenza per guadagnare qualche metro acquistando velocità e sicurezza, ora dopo la partenza a "strappo" sento di stare bene ed affronto l'insidioso falso piano che porta al primo passaggio in maniera decisa, gli 8,5 chilometri della tappa sono quasi esauriti, ed ecco alla fine di un lungo rettilineo il primo cambio, passo simbolicamente il testimone a Luciano che parte per la seconda frazione di dieci chilometri.
Un veloce ristoro ai tavoli organizzati e presidiati da volontari del Corpo degli Alpini, e tutti in auto per seguire il protagonista di questa seconda tappa, il paesaggio è molto suggestivo la strada si inoltra tra i boschi con vari saliscendi che il Nostro affronta con disinvoltura, ogni tanto ci fermiamo per svolgere il nostro dovere di supporters per poi dirigerci spediti verso la prossima posta e dare il tempo al prossimo frazionista di fare una adeguato riscaldamento, ed eccoci al secondo cambio.
Tocca a Mauro, tappa di 6,5 Km, gli organizzatori hanno frazionato il percorso cercando di avere una certa proporzionalità tra lunghezza e pendenza da superare, da questo si può capire l'andamento altimetrico di questa tappa che tuttavia viene affrontata con apparente scioltezza ed un passo quasi da keniano dal nostro compagno che, arrivato a Pellegrino P.se passa il testimone ad Alen per la quarta tappa di 4,5 Km, la più dura in assoluto secondo me.
Mentre in auto affrontiamo il percorso, ripidi tornanti da prima e seconda, troviamo sempre più atleti che camminano, altri fermi, demoliti dalla pendenza micidiale, altri ancora che invece trotterellano allegramente come se niente fosse, ma forse erano marziani.
In mezzo a loro il nostro Alen affronta la salita come un buon diesel e si presenta puntuale a Millepini dove l'attende Paolo che scatta per i suoi sette chilometri. Un inizio in discesa per questa penultima tappa, poi qualche saliscendi, ed infine ancora salita a dir poco paurosa ai limiti del sadismo, sino ad arrivare in località Grotta dove avverrà l'ultimo cambio. In questo frangente un pò di confusione dovuta all'affollamento di auto degli accompagnatori unita alla scarsa larghezza della strada. Anche Paolo conclude la sua tappa arrivando a Grotta con qualche litro di sudore in meno ma buonumore intatto.
E' il momento di Francesca, quindici anni, a lei spetterà l'onore di tagliare il traguardo in Piazza Berzieri, lasciamo il tempo a Paolo di rinfrancarsi dopo la dura tappa e si riparte, quest'ultimo tratto inizia con una lunga e decisa salita, dopo aver percorso un bel pezzo di strada ancora non scorgiamo la nostra rappresentante, ci viene persino il dubbio che possa aver sbagliato strada, invece tra lo stupore e l'entusiasmo generale scopriamo che ha già affrontato e superato tutto il duro tratto iniziale ed inizia la calata verso Salso con passo da gazzella, ci fermiamo più volte per fare tifo e poi via di corsa per attenderla al traguardo dei 46k, dove tra i rimbrotti di fotografi ufficiali e cronometristi attendiamo sul tappeto e, al suo arrivo la accogliamo con tifo da stadio!
MarciPiedi al traguardo con un tempo finale di 3:39:38 quattordicesimi su ventisette, alle spalle oltre quarantasei chilometri ed una bella giornata di sport passata in allegria.

lunedì 17 novembre 2008

Storie di ordinaria follia

Niente a che fare con Bukowski, ma il titolo ben si adatta agli eventi.
Tempo fa mi era stato offerto di partecipare come frazionista alla Staffetta di Santa Lucia, gara in sei tappe abbinata alla Ultra K marathon di Salsomaggiore Terme del 16 Novembre, (46 chilometri totali), ma avevo rifiutato poichè la data cadeva nel bel mezzo di un turno di notte(Sabato Domenica e Lunedì).
La proposta era quindi stata archiviata sino a Sabato 15, quando alle dieci del mattino, al risveglio dopo la notte di lavoro, si presenta a casa il "selezionatore" : uno del sestetto si è "stirato" giocando al sollevamento mobili, mi chiede quindi di sostituire l'infortunato, pena l'impossibilità di partecipare per tutta la squadra, in pratica a meno di 24 ore dalla competizione, rappresento l'ultima spiaggia.
Inutile dire che alla fine è riuscito a convincermi, per cui dopo un'uscita veloce di 5 km per sgranchire le gambe intorpidite dalle pause imposte dalla pioggia dei giorni scorsi, pranzo, e una volta preparata sia la sacca che l'abbigliamento per la gara, subito a letto, nel tentativo di incamerare sonno da spendere il giorno successivo.
Domenica mattina rientro dal lavoro alle quattro e trenta, l'appuntamento con il resto della truppa è alle sette e trenta sotto casa, per cui tolto il tempo minimo necessario per i preparativi, siamo ai confini della notte in bianco, anzi peggio.
Riesco a riposare, ed anche a svegliarmi, o almeno a presentarmi all'appuntamento con il quintetto base in una condizione che somiglia vagamente allo stato cosciente. Si parte per Salso, in viaggio concordiamo l'abbinamento delle delle varie tappe, siccome io sono l'ultimo arrivato, mi viene biblicamente assegnata la prima frazione di gara, 8,5 chilometri. Il report totale della gara lo posterò in seguito, per ora dico solo che ho concluso la mia tappa in 37'54" considerate le condizioni personali e le caratteristiche del percorso, mi ritengo più che soddisfatto

domenica 2 novembre 2008

Effetto memoria

Ogni volta che ottengo un bel risultato, passata la sbornia di naturale esaltazione e autocelebrazione, non posso fare a meno di passare i giorni successivi a ripensare al lungo percorso che mi ha portato sin qua, ecco perchè in questo periodo, piuttosto che postare allenamenti e sensazioni attuali, cerco di completare la storia della mia corsa più dura, e della vittoria più bella, per congiungerla al giorno d'oggi. Grazie a tutti Voi per i commenti, e buone corse.

mercoledì 29 ottobre 2008

Negozianti e sentenze

E' tempo di pellegrinaggio per l'acquisto delle nuove scarpe, quindi vado un pò in giro visto che acquistarle identiche alle precedenti, dopo che mi son trovato bene, è praticamente impossibile, i modelli superati vengono rapidamente fatti sparire dagli scaffali, per poi riapparire miracolosamente ai saldi. Vengo al dunque, nel negozio in questione vengo invitato a fare una corsetta sul t.r. di 15 secondi scarsi dalla quale si evince che non posso neanche provare le scarpe che avevo intenzione di acquistare ma vengo dirottato su altre, tutte stranamente molto più costose, pena a detta del venditore, l'infiammazione perenne di tutti i tendini e il degrado sequenziale di tutte le articolazioni dall'anca in giù (non son le parole testuali, ma il senso era questo). Ora considerato che un paio delle vecchie le avevo ai piedi (l'ho detto ma il commesso non era particolarmente interessato) e che ci ho percorso senza alcun problema una marea di km, per non far polemica ho salutato educatamente dopo averlo ringraziato per i preziosi consigli, per cui mi toccherà il solito viaggetto in auto per trovare un pò di competenza.

lunedì 27 ottobre 2008

Prima uscita

Temperature in calo, nebbia e pioggia incombente, così il cielo accoglie la mia prima vera uscita dopo la maratona, dieci chilometri di rodaggio con variazioni di ritmo dai 5:00 ai 4:30, finale con dieci allunghi e un km di corsetta rilassante seguita da una bella seduta di stretching. Direi di aver recuperato al 70% quindi lavorando con criterio penso di esser pronto per sperimentare l'allenamento per i 10k. In questa nuova "sfida" son riuscito persino a coinvolgere uno o forse due colleghi che di solito corrono in bici, così il gruppo sportivo che parteciperà agli abituali allenamenti in orari improbabili conterà due nuovi componenti, oltre al nucleo storico composto dal sottoscritto, zanzare, moscerini, e qualche esotica zanzara tigre.