giovedì 29 maggio 2008

4 - La dieta, fronte alimentare.

Una volta calcolato il fabbisogno calorico tra metabolismo e attività lavorativa, e decisa la riduzione media giornaliera tale da portare il bilancio in passivo, il problema dei "tagli" si presentò in tutta la sua drammaticità, mentre ossservavo i vari dati mi sembrava di dover far quadrare il bilancio dello stato, per cui capii che se volevo ottenere dei risultati apprezzabili avrei dovuto optare per una classica "finanziaria lacrime e sangue".

Dunque per prima cosa, i tagli:

  • ogni bevanda "voluttuaria" viene rimossa dal bilancio, eliminazione totale di aperitivi, digestivi, vino, birra e di qualsiasi bibita con numero di calorie superiore all'acqua, caffè rigorosamente senza zucchero;
  • dolci banditi totalmente;

questo fu il minimo, non essendo un goloso di dolci (per fortuna, altrimenti avrei sforato i 150 Kg) la rinuncia non pesò più di tanto, mentre per le bibite il problema riguardò più "il fronte sociale"

ancora (sigh!) :

  • abolizione totale di tutti i cibi particolarmente conditi ed elaborati, categoria che comprende in pratica ogni bontà divina!;
  • riduzione drammatica delle quantità di pane e pasta;
  • olio centellinato;

è cosa nota a tutti che per ottenere il famigerato "senso di sazietà" le verdure o comunque gli alimenti ricchi di fibre sono di grosso aiuto, beh in quel periodo io mi trasformai in un ruminante, ingurgitando quantità industriali di verdure, il mio snack, in luogo di frutta secca, crackers o patatine, venne sostituito da carote, ne mangiai talmente tante che ebbi paura di prendere le sembianze di Bunny. In questo modo gettai le basi per eliminare il mio odiato gemello siamese lipidico, ma fu solo il primo passo...clicca per il seguito

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