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lunedì 14 dicembre 2009

Reggio Emilia...si scendeee!

Mai una vigilia così travagliata e piena di dubbi, non era il classico metter le mani avanti così diffuso tra un certo genere di podisti ipocondriaci, quel metter le mani avanti che trasforma la start line in un lazzareto pieno a sentir loro di ogni malanno divino e non, malanni esternati solo per ammantare di eroismo la successiva prestazione agonistica.
Una preparazione interrotta da un infortunio che, sia pur leggero, ha causato uno stop di quasi venti giorni facendomi saltare i lunghissimi che ritenevo decisivi, poi una serie di sensazioni contrastanti alla ripresa degli allenamenti che, complice la mia scarsa esperienza non mi facevano capire assolutamente le reali condizioni, facendomi meditare persino la rinuncia alla gara, poi l'influenza: A, B o C non importa, pur non colpendomi direttamente ha decimato i colleghi costringendomi a continui cambi di turno e a presentarmi sulla start line praticamente all'uscita dal lavoro, ma evidentemente il corpo ha mille risorse ed eccomi ora qui a parlare non di ritiro ma di un fresco P.B.!
Alle tre del mattino di Domenica il beep del badge mi fa sorridere, stranamente simile a quello che tra qualche ora sancirà le fine della mia fatica non lavorativa. Tre ore scarse di riposo tra letto e divano, alle sette in punto partenza per Reggio Emilia, ho già ritirato il pettorale il giorno prima per recuperare preziosi minuti di riposo in questa gelida mattinata che fortunatamente a dispetto delle previsioni all'apparire del sole mostra un cielo azzurro. Alle otto in punto mi immergo nella organizzatissima bolgia pregara tra spogliatoi deposito borse e accompagnatori dallo sguardo smarrito e rassegnato.
Il tempo vola e in un attimo mi ritrovo nella mia gabbia di competenza, altrettanto in fretta arriva lo sparo, il mondo svanisce, ora sono solo, alle spalle i dubbi, serve solo decisione.
Appare subito evidente che l'onestà nel dichiarare i propri tempi sia in maratona che in altre gare non appartiene a questo mondo, i primi chilometri li passo a fare slalom tra runner che viaggiano a ritmo nettamente sovrastimato dal numero di pettorale, poi riesco a prendere finalmente il passo che mi sembra sostenibile, solo una volta stabilizzato osservo il Garmin che conferma le mie sensazioni viaggio tra i 4:35 ed i 4:40, intorno all'ottavo chilometro mi lascio alle spalle il pacer delle tre ore e mezza, da qui solo tratti in leggera ma continua salita e degli insidiosi falsipiani, al 17° un pò di discesa e la corsa si fa più facile, lascio andare le gambe senza pensare troppo ma sempre attento a cogliere segnali di allarme che per fortuna non arrivano, doppio la mezza ad 1:37 e proseguo in progressione, sorprendentemente carico, aspettando l'incontro con la fatica vera che si presenta puntuale al chilometro ventisei con un ulteriore duro tratto in salita che tuttavia affronto meglio di tanti altri che restano al palo, merito questo che attribuisco alla confidenza con le salite dovuta alle disgressioni nel trail, è sempre confortante essere in grado di effettuare sorpassi mentre gli altri entrano in crisi, a questo punto non ci sono più incognite, so esattamente ciò che ho speso e ciò che mi resta, cerco di accelerare per arrivare sul traguardo a secco e, pur non riuscendo in pieno nell'intento, continuo a compiere sorpassi, arrivano finalmente i cartelli chilometrici della terza decina, gli occhi li vedono, i muscoli li sentono, ma la mente è già sotto il gonfiabile e con dei fili invisibili cerca di tirarmi a sè, rientriamo in città e finalmente vedo il famigerato sottopasso: ultima sfida, mi butto giù per la discesa e poi affronto la successiva salita a passi brevi e veloci, il respiro si fà corto ma vinco io, sbuco oltre, qualche centinaio di metri per riprendere fiato aiutato da una piccola folla che incita tutti coloro che "riemergono" e via, ora so che niente mi potrà fermare arriva il 38° è ora di rivoltare le tasche per raccattare gli ultimi spiccioli di energia, mi arrivano ovattate le voci che urlano "dai che è finita" ultimi tre chilometri 4:37 ancora sostenitori mentre passiamo dentro un parco 4:26 un viale che sembra infinito, guadagno ancora qualche posizione 4:20 una svolta, il rettilineo, il gonfiabile il beep, la mente si ricollega con il corpo e realizzo che è finita, la medaglia al collo, il telo, ed ecco che finalmente stoppo il Garmin e non credo ai miei occhi, pur fermato in ritardo segna 3:14 42, verrà poi corretto dal più attento TDS in 3:13:51 insperato PB dopo il 3:19:20 di Carpi 2008

domenica 6 dicembre 2009

Hot Feet e 42195 punti interrogativi.

Periodo incasinatissimo oltre a stanchezza e scarsa ispirazione,ed il 13 Dicembre è alle porte con la Maratona di Reggio Emilia. Dopo lo stop forzato che mi ha costretto a saltare i lunghi cruciali in vista della distanza ho cercato di riprendere in mano la situazione ma sinceramente non riesco a capire un granchè.
Sabato scorso giusto per verificare la brillantezza ho partecipatato per la seconda volta alla November Pork Hot Feet di Roccabianca migliorando di un minuto scarso il tempo dello scorso anno, assolutamente non in linea con la condizione precedente all'infortunio. Unica nota positiva dell'evento la partecipazione di alcuni colleghi, come annunciato in un precedente post sia pure con numerose defezioni alla fine il runner-virus dovrebbe averne colpito due su quattro, un buon successo.
Dopo la gara un lungo abbastanza soddisfacente ed una settimana abbastanza carica, ma noto che fatico più del solito, molto più del solito, stavo persino per rinunciare alla partecipazione ma alla fine ho deciso di andare comunque, male che vada sarà un bel lungo, considerato che arriverò alla start line alla fine di un bel turno di notte...nella peggiore delle ipotesi visiterò la bella cittadina di Reggio Emilia con il servizio scopa!

venerdì 27 novembre 2009

Maddalena Urban Trail, 35 Km o meglio 35000 metri.

Un castagneto saturo di colori autunnali, immerso nella nebbia, un leggero alito di vento crea varchi di visibilità nei quali la piena luce riprende possesso del paesaggio mentre percorriamo in fila indiana il sentiero che si snoda tra gli alberi, appena accennato; terra finalmente morbida sotto un tappeto di foglie, uno dei passaggi più belli, come ho detto in quel momento a Rocha:
"in queste condizioni si potrebbe correre all'infinito"
un silenzio rotto solo dalle mie parole, dai passi leggeri e dal respiro dei runner alla ricerca di sollievo dopo una serie impressionante di salite e discese tra pietre e radici, ma durerà poco...
***
La giornata era iniziata all'alba per timore della nebbia, timore infondato, quindi arrivo al castello di Brescia con largo anticipo, c'è il tempo per ammirare il contrasto tra l'austerità della pietra antica e la colorata tribù dei trail runner in fibrillazione pre gara, ma anche per incontrare di persona alcuni di quelli che in tempi neanche tanto lontani sarebbero stati definiti "amici di penna". Ritrovo quindi con piacere Beppe che con i suoi report su i.s.a è stato uno dei principali responsabili della mia "devianza" trail, tramite lui conosco Mauro-Bradipo-Missile, impegnatissimo nella distribuzione dei pettorali e nell'accoglienza degli atleti, come tutti i suoi compagni della società organizzatrice; saranno ben presto ripagati dei loro sforzi con la perfetta riuscita di questa bellissima manifestazione. Grazie a Mauro-Bradipo incontro infine Enrico-Rocha con il quale, ci dirigiamo verso la start line insieme a Beppe, qualche chiacchiera finalmente di persona,una foto, poi ognuno prende posizione...Beppe in prima fila, Rocha ed io a centro folla, percorreremo insieme gran parte della gara.
Si parte in gruppo, un giro tra le mura del castello, poi giù verso la città prima di prendere la direzione giusta ed il primo assaggio di salita, il ritmo è ancora sciolto, c'è persino il fiato per le presentazioni e qualche chiacchiera quando incontriamo Matteo-Navarre di i.s.a., poi si entra nel vivo del percorso.
Il profilo altimetrico lascia poco spazio alla fantasia, il mio quarto trail, decisamente il più duro, non dà un attimo di tregua, da ciò il titolo del post , sarebbe riduttivo definire la distanza in chilometri, tutto il percorso è stato conquistato metro per metro, sia in salita che in discesa, anche grazie alla pioggia dei giorni precedenti che rendendo il fondo viscido ha procurato a tutti discreti scivoloni, fortunatamente senza conseguenze importanti, non è una lamentela, è ciò che cerchiamo in queste gare, diversamente correremmo sull'asfalto. La giornata uggiosa ha reso ancora più suggestivi i bellissimi paesaggi, è stato spettacolare scollinare in piena luce, fuori dal bosco e vedere e giù solo una coltre di nebbia, sembrava stesa per nascondere il dislivello appena superato e la discesa che ci attendeva. Il tratto memorabile è stato senz'altro la "gambassa" più che una salita una parete verticale, quando a metà pendio ho alzato lo sguardo al cielo e ho visto lassù in alto, terribilmente in alto il "primo" del serpentone non ho potuto trattenere un'esclamazione di sconforto mentre da dietro uno più saggio di me suggeriva "non guardare in alto che tanto non ti portano sù loro" ... qui sotto la foto scattata alla fine della salita, anche se non sembra ero molto felice!
Chiudo qui la cronaca e lascio la parola alle immagini, non prima di sottolineare ancora una volta il forte spirito di gruppo che si respira in queste gare, si condivide ogni progresso, ogni fatica, ogni goccia di sudore, e son contento che questo sia l'aspetto che più colpisce chi si avvicina al trail per la prima volta, come d'altronde successe a me, spendo le ultime parole per organizzatori e volontari che veramente hanno dato vita con il loro impagabile impegno ad una manifestazione eccellente, perfetta in ogni punto, dalla gestione delle iscrizioni, al presidio del percorso, al pacco gara comprendente... il servizio fotografico, ed una bella lotteria abbinata al numero di pettorale che mi ha permesso di portare a casa un bel camel bag dellla North Face.

lunedì 23 novembre 2009

Maddalena Urban Trail (prefazione)

Prudenza sempre... ma cosa c'è di meglio per verificare la perfetta guarigione di un bel trail sul Monte Maddalena di Brescia? Trentacinque chilometri con 1900 metri di dislivello in un contesto splendido, prossimamente il resoconto dettagliato ed altre immagini. Beppe, Rocha,ed io

Forza!!
Vuoi qualcosa? No, voglio solo sedermi!

martedì 20 ottobre 2009

Cremona: maratonina e dintorni.

Cremona non è così distante da richiedere una sveglia da marines, partiamo con calma arrivando puntuali al mega parcheggio a poca distanza dalla zona partenza, già conquistato dal variopinto popolo dei podisti. Temperatura fredda, umidità bassissima, condizioni ideali per chi va a caccia di record personali e non. Gli iscritti alla competizione sono circa 2400 e di questo non avevo tenuto conto nel calcolo della tempistica pre gara, infatti nonostante l'efficientissima organizzazione nella distribuzione dei pettorali, tra vestizione, consegna zaino, e dieci minuti di riscaldamento, arrivo alla zona partenza alle 9:20, nessuna griglia, quindi mi accodo e cerco faticosamente di farmi strada sino a raggiungere quasi i pace dell'ora e trenta, misteriosamente posizionati molto dietro quelli dell'ora/45, musica a palla e speaker cercano di caricare al massimo i runner, subito dopo lo sparo.
Si parte come si può partire in oltre 2400: a passetti, schivando pedate altrui e cercando di salvare i propri stinchi! Il primo chilometro va via a 4:30, il mio obbiettivo di oggi è quello di arrivare intorno all'uno/30, sinceramente non ho idea di quanto posso chiedere alle mie gambe a sette giorni di distanza dal trail di Calestano, ma i vari doloretti son spariti quindi decido di spingere, disposto ad un eventuale cedimento nel finale: le gambe girano bene ed i chilometri successivi volano tra 4:10 ed i 4:13 nonostante gli slalom tra i runner.
Al quinto chilometro una strozzatura del percorso mi porta a causa dell'affollamento ad un parziale di 4:18, da qui in poi accelero con regolarità viaggiando sul filo dei 4:12 ormai esaltato, ma in attesa del 16° dove si colloca il mio punto critico per questa distanza ed in effetti percorro i Km 17 e 18 a 4:17 poi il profumo di traguardo che arriva da Piazza Duomo unito alla consapevolezza di poter addirittura limare il fresco P.B. nonostante il tempo perso mi dà l'energia per un'ultima accelerazione 4:15 - 4:08 - 3:57 con una serie di sorpassi nell'ultimo tratto in salita e concludendo in una spettacolare volata a dieci, (arriveremo tutti racchiusi in un arco 5 secondi) sul red carpet, con il cuore in gola, il beep più bello del mondo ci segnala la fine delle nostre fatiche, braccia alzate, sorriso (tentativo) ed eccoci tutti appoggiati ad una provvidenziale transenna a congratularci a vicenda, il momento più bello.
Riprendo fiato, foto di rito e poi mi avvio a ritirare lo zaino, un bellissimo colpo d'occhio la via invasa dai runners "al cartoccio" avvolti nei teli termici, che a dispetto della mia diffidenza, funzionano.
Oltre a questo oggi è stata anche una giornata di incontri, alcuni mancati con rammarico, ma non mancheranno certo occasioni per rimediare, altri riusciti, di cui parlerò presto in un post dedicato.
Riguardo il cronometro il responso sarà più che soddisfacente:
tempo ufficiale 2"oltre il PB ma real time inferiore di 9" (o.t 1:29:45 - r.t. 1:29:23)
Concludo con un plauso ulteriore all'organizzazione, veramente lodevole: parcheggi perfettamente indicati sin dall'ingresso in città, distribuzione pettorali rapidissima, bagni (puliti e numerosi) e questo secondo me è uno dei punti più "qualificanti" soprattutto per chi arriva da lontano, la città è bellissima quindi aggiunge valore alle nostre fatiche, per finire un bel pacco gara e premiazioni (non che la cosa mi riguardi) in orario decente.
All'anno prossimo Cremona!

domenica 18 ottobre 2009

Maratonina di Cremona: on the road again!

Sembrava un raduno di nostalgici dei Rockets (quanti li ricorderanno?). In breve: tanti incontri, alcuni mancati, sarà per la prossima volta! Cliccando qui potrete vedere alcune foto, a presto il report.

I Blogger sardi avranno una piacevole sorpresa guardando le foto del podio femminile.

Ciao a tutti!

sabato 17 ottobre 2009

Settimana relax.

Settimana di recupero forzato dopo la bellissima faticaccia di Calestano, gambe provate dalla discesa, più che dalle salite quindi un pò di corsa rigenerante per sciogliere e questo pomeriggio qualche chilometro di corsa lenta seguito da qualche allungo per risvegliare gli arti intorpiditi.
Per domani a Cremona si parla di quasi 2500 iscritti, sarà senz'altro una bella festa del podista , spero non abbiano combinato pasticci con la mia iscrizione, mi hanno affiliato d'ufficio ad una società diversa e non hanno risposto alla mia segnalazione, riguardo la gara in sè, dubito di poter migliorare il PB di Parma... ma non sarò certo lì per passeggiare e guardare il paesaggio, anche se la città lo merita senz'altro!

martedì 13 ottobre 2009

Tartufo Trail Running 26K: classifica e qualche foto.


Una bella panoramica della gara cliccando qui , giusto per vedere l'aria che tira in queste gare, qui sotto la classifica della 26K
1. 02:44:12 NOBILI FAUSTO 022 UISP PR ITA
2. 02:47:26 FERRARI MASSIMILIANO 011 ATL. MANARA ITA
3. 02:52:43 MONTECALVO NICOLA 037 FRANCESCO FRANCIA ITA
4. 02:52:52 BABOLIN FABIO 038 ALTITUDE ITA
5. 02:56:49 FEUDO CRISTIAN 011 ATL. MANARA ITA
6. 03:00:52 BURATTI GIOVANNI PAOLO 029 STRAFUSO TRAIL ITA
7. 03:01:19 LANG EMMANUEL 023 TEAM PEDINI FRA
8. 03:01:48 SOTTIL MASSIMO 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
9. 03:07:38 FRANCELLA EMANUELE 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
10. 03:09:25 SILVETTI FABRIZIO 026 ATL. CASTELNUOVO MONTI ITA
11. 03:14:46 BASTESIN ALESSANDRA 038 ALTITUDE ITA
12. 03:14:51 CERDELLI EZIO 021 SPORNO RUNNING ITA
13. 03:15:02 SECHI FILIPPO 022 UISP PR ITA
14. 03:17:17 FANTINI GIANCARLO 023 TEAM PEDINI ITA
15. 03:19:43 BURATTI LORENZO 029 STRAFUSO TRAIL ITA
16. 03:30:30 DONDI GIOVANNI 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
17. 03:33:37 ROSSI LUIGI 041 FORRESTGROUP ITA
18. 03:38:52 SPURI SILVESTRINI MICHELA 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
19. 03:38:52 FANTI FRANCESCO 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
20. 03:40:29 TARTARI DARIO 017 SPIRITO TRAIL ITA
21. 03:45:20 BOTTAZZI ALESSANDRO 021 SPORNO RUNNING ITA
22. 03:45:45 FERRARONI ENRICO 025 KINO MANA ITA
23. 03:47:46 CARLONI VITTORIO 012 EXPRI ITA
24. 03:48:17 GRASSETTO MICHELA 011 ATL. MANARA ITA
25. 03:48:26 MEDIOLI MASSIMO 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
26. 03:48:48 BARBATO CLAUDIO 031 VENEZIA RUNNERS ITA
27. 03:54:18 BARNABA TIZIANA 025 KINO MANA ITA
28. 03:55:17 LASAGNA NICOLE 039 TEAM NAMASTÈ TRAIL BO ITA
29. 03:55:21 ARNIANI FULVIO 004 ASD TRAIL ROMAGNA ITA
30. 03:56:04 PESSINA GRAZIANO 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
31. 03:56:06 QUINTAVALLA MAURO 005 CIRC. MINERVA ASD ITA
32. 03:56:08 AGNETTI PAOLO 005 CIRC. MINERVA ASD ITA
33. 03:57:17 BONDI MASSIMILIANO 027 TRAVERSETOLO RUNNING ITA
34. 03:57:21 D'INGEO MARIO 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
35. 03:58:05 BECCHI STEFANO 010 BERIV ITA
36. 03:58:59 FURIA GIOVANNI 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
37. 03:59:02 GASPARINI GIORDANO 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
38. 04:00:48 FADONE MAURIZIO 003 TOMMY SPORT ITA
39. 04:06:07 CORRADI CARLO 029 STRAFUSO TRAIL ITA
40. 04:06:41 MONICA GIACOMO 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
41. 04:07:11 BARBIERI MICHELE 040 FC COZZANO ITA
42. 04:14:41 FERRARI GABRIELE 028 IL CORSO DI CORSA ITA
43. 04:14:43 RISOLI GIOVANNI 036 ATL. CASONE NOCETO ITA
44. 04:17:02MAROTTA ROBERTO 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
45. 04:25:17 CAPUTI PAOLO M. 025 KINO MANA ITA
46. 04:25:18 BERNAZZOLI ANNA 025 KINO MANA ITA
47. 04:25:19 CAPUTI FRANCESCO M. 025 KINO MANA ITA
48. 04:30:36 SCHIANCHI LINO 021 SPORNO RUNNING ITA
49. 04:39:27 ZAROTTI STEFANIA 025 KINO MANA ITA
50. 04:45:10 CIVARDI MARCO 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
51. 04:45:16 GENNARO FABIO 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
52. 04:48:09 VECCHI BRUNO 009 POL. CITTANOVA ITA
53. 04:48:40 ZAMBONELLI ALESSANDRA 001 CERTIFICATO MEDICO ITA
54. 05:01:43 CASARINI ENRICO 042 MARATONETI CARPIGIANI ITA
55. 05:01:51 CASARINI LAURO 042 MARATONETI CARPIGIANI ITA
56. 05:06:25 MATTAROZZI DONATELLA 035 GS PASTA GRANAROLO ITA
57. 05:11:57 PAGNOTTA GIUSEPPE 029 STRAFUSO TRAIL ITA
58. 05:18:30 BONIARDI MARCO 008 BRIOSCO ITA
59. 05:47:40 LOVISETTO ROBERTO 031 VENEZIA RUNNERS ITA
60. 05:57:07 BELLINI MARIA ELISA 015 ASD LUPI ITA
61. 05:57:11 PICCOLI ELIO 015 ASD LUPI ITA
62. 05:57:18 CAMPANINI ENRICO 029 STRAFUSO TRAIL ITA
==RI== ZURLINI FRANCO 029 STRAFUSO TRAIL ITA
==RI== RIVIERI DORIAN0 02 STRAFUSO TRAIL ITA
==RI== ZAPPAVIGNA VALERIA 036 ATL. CASONE NOCETO ITA
==RI== KEIM ALEX 025 KINO MANA ITA
==RI== GALLI MAURIZIO 036 ATL. CASONE NOCETO ITA

domenica 11 ottobre 2009

Tartufo Trail Running 2009

Ventisei Km più che abbondanti e 1350 metri di dislivello! Tre aggettivi come prologo: durissima, bellissima e spettacolare, formalmente è un pessimo modo per iniziare un racconto però non potevo proprio evitarlo. Ma veniamo alla giornata di oggi, partenza al buio, direzione Calestano, provincia di Reggio Emilia per partecipare alla mia terza "corsa in fuoristrada", ritiro pettorali dalle sei alle sette, partenza alle otto.
Espletate le formalità pregara (burocratiche e non) inizio la vestizione, la gara è in semi autosufficienza quindi l'organizzazione impone di partire con riserva idrica, barrette/integratori, telo termico, fischietto, cartina (fornita da loro) e scarpe da trail. Alle 7.30 vestito di tutto punto con tanto di gobba tecnica inizio il riscaldamento con una temperatura freddina ed un fastidioso venticello, ma so che più tardi farà senz'altro parecchio caldo... anche se la temperatura non salirà, quindi non cedo alla tentazione di coprirmi.
Ore otto, un giro in parata per le vie del paese con le sue case in pietra tipiche di questi luoghi ed il centro veramente ben curato, il solito aperitivo di salite con in testa un runner locale che ci accompagna in questo tour per poi portarci fuori dal paese e lasciarci ai piedi della prima parte di percorso off road per tornare a dedicarsi all'organizzazione.
Un bel prato verde per iniziare, si sale con passo deciso, gambe fresche e qualche fotografo invitano ad andare più forte del dovuto, c'è molta strada da fare e poco da bluffare.
Il percorso mostra subito il suo vero volto, era già noto, ma un conto è vedere un profilo altimetrico, un altro è "leggerlo con le gambe" i primi iniziano a dileguarsi ma non troppo, mentre i più gasati iniziano a scoppiettare a bordo strada, arriviamo al paesino di Ramiano, intorno al quinto chilometro dopo aver superato il primo strappo, un giro per il centro e poi di nuovo verso il verde, ad accoglierci non una salita ma una parete verticale di fango, le Trabuco cercano inutilmente di arpionarsi al terreno ed alla fine son costretto ad aiutarmi con le mani, per fortuna è breve, questo sarà il primo assaggio delle piogge di ieri!
Poco dopo una bella scena Fantozziana: mentre mi accingo a bere per la prima volta dal camel bag mi cade il tappo di protezione che inizia a rotolare giù per la discesa, quando finalmente lo raggiungo mi inchino per raccoglierlo e dal tubo inizia a scendere acqua tanto che visto il rumore di "scuotimento idrico" e la mia posizione una podista si ferma per controllare che non stessi male!
Intanto insieme ad altri 4-5 runner, tra cui la prima delle donne formiamo un gruppetto compatto con il quale ci alterneremo nelle posizioni praticamente sino al termine della gara.
Gli strappi si susseguono, durissimi, moltissimi tratti in single track con qualche tratto esposto interrotti da qualche discesa altrettanto dura.
Il fondo peggiore del percorso, ma tra i più divertenti nei commenti post gara, uno sterrato fangoso con una capacità adesiva pari al bostik e di peso specifico pari all'uranio: dopo alcune centinaia di metri viaggiavamo tutti con scarponi del peso nell'ordine dei due Kg!
La giornata è spettacolare, sole e cielo terso, quando il terreno lo permette (molto raramente) lo sguardo può spaziare verso i monti o ammirare i boschi nei quali ci inoltriamo tuffandoci a capofitto nei sentieri resi viscidi dalle piogge e dalle foglie e in uno di questi sentieri verso il 18° Km prenderò una bella caduta, fortunatamente senza conseguenze.
Al ventesimo chilometro è posto il "cancello" che divide il percorso della 50k da quello della 26, svolto deciso per la 26 in una delle discese peggiori di tutta la gara, roccia, pietre e terra argillosa, poi un pò di pace in un bel campo aperto coperto di erba che aiuta ad alleggerire le calzature, da adesso in poi solo discese ma non troppo impegnative, due attraversamenti di ruscelli con la classica passerella di pietre ma per evitare sconvenienti scivoloni decido di verificare se le Trabuco WR sono veramente tali ovvero water resistent e li guado di corsa.
Ormai si sente aria di traguardo, il gruppetto si sgrana accelero il passo, il fondo lo permette anche se presenta tratti che definire fangosi è poco, in uno di questi un runner procedeva cauto quasi avesse paura di imbrattarsi, probabilmente convinto di non subire sorpassi avendo impegnato l'unica cresta asciutta, sin quando non sono arrivato io che percorrendo il canale laterale colmo d'acqua e fango lo sverniciavo virtualmente ma lo verniciavo...praticamente, era sicuramente felice per me, la frase che ho udito in lontananza, in un dialetto sconosciuto, era sicuramente beneaugurante.
Un ultimo sforzo mentre il Garmin mi avvisa che i 26K son passati da un pezzo, intravedo le case di Calestano, le gambe sono ai limiti, non tanto per la distanza ma per gli sforzi dovuti al controllo in discesa, un ultima salita ripida ma con terreno solido, discesa, poi sbuco dal bosco e mi ritrovo davanti al gonfiabile, è finita!
Tempo 3:15:02 posizione probabile tra 12° e 15° in attesa della classifica ufficiale, 6° di categoria over 40, la più numerosa).
Felicissimo, sia della gara che del risultato, dentro il rifugio degli alpini ci attende un bel ristoro, piano piano si ricostituisce il gruppetto, ci complimentiamo a vicenda, Alessandra, unica donna nonostante un errore di percorso (il mio incubo, dopo il Ventasso), riesce a conservare la sua prima posizione.
Tra salumi parmigiano, dolci e bibite varie si ride e si scherza, la fatica è già dimenticata, metabolizzata e trasformata in adrenalina da utilizzare per le prossime gare, qualche scatto per immortalare questi momenti e poi fuori sdraiati sull'erba sotto un bel sole a ritemprarci prima di una bella doccia.
Prossimamente la classifica ufficiale e le foto!

lunedì 5 ottobre 2009

Si và per monti!

Si si, questa non potevo lasciarmela sfuggire: distanza "umana" da casa, percorso bellissimo, organizzazione accurata, partecipazione numerosa e sicuramente... buona birra al traguardo!
Chiaramente mi dovrò accontentare della distanza breve, ma il percorso dovrebbe essere ugualmente spettacolare. Le Gel Trabuco scalpitavano nell'armadio ormai da Luglio e non potevo tenerle incatenate, quindi dimentico per un attimo l'obbiettivo di ritoccare il P.B. sulla mezza già a Cremona (sarebbe utopistico pensare il contrario) e mi godrò questo Trail fingendo che sia utile al potenziamento in vista di Reggio Emilia.
Cremona sarà comunque importante indipendentemente dal fattore allenamento in quanto sarà l'occasione per partecipare al mio primo BlogPoint ufficiale dopo quelli da "abusivo" in terra sarda con Davide Mathias e Paolo

giovedì 1 ottobre 2009

Mi dichiaro ufficialmente bigamo!

Podisticamente parlando, che avete capito? Non additatemi come peccatore e non invidiatemi! Si tratta semplicemente della decisione di vivere la passione per la corsa su strada e quella per il trail cercando di dividermi quasi equamente tra le due, in attesa di una scelta a favore di una o dell'altra che, son sicuro non arriverà nell'immediato futuro.
Da una parte il "primo amore", l'asfalto, con la marea di chilometri percorsi su di esso, dapprima senza meta, alla Forrest Gump, passo dopo passo, sino a lasciarmi alle spalle il mio lardoso fardello, poi con l'esordio nella maratona e la successiva scoperta del mondo del running amatoriale con le sue gare domenicali dove tra divertimento e passione si vivono sfide epiche tra noi più o meno tapasci, che in quanto ad agonismo e spirito sportivo non hanno niente da invidiare a manifestazioni ed atleti molto più titolati.
Dall'altra parte la passione più recente: il trail, scoperto quasi per caso leggendo i report di alcune gare, in particolare dell' Ecomaratona del Ventasso che è stata infatti la mia gara di esordio nel mondo della corsa fuoristrada... e fu colpo di fulmine! Un mondo diverso, animato principalmente dal rispetto per la natura, e dal vivere il gesto atletico in completa sintonia con essa, mai come intrusi ma non per questo privo di agonismo, tutt'altro.
Questi i brevi identikit delle due passioni che ora combattono per trovare posto nelle troppo poche Domeniche disponibili, così può capitare che in barba a tutti i programmi, a volte gli eventi si accavallino e portino il malcapitato (m.m.) a dover prendere delle decisioni quasi folli per poter accontentare le due contendenti, ma questo sarà argomento del prossimo post.

lunedì 14 settembre 2009

Cariparma Mezza Maratona

E fu P.B...1:29:43,30 real time 1:29:32,45 di buon auspicio per il prossimo test di Cremona. Che dire, partito con l'idea di fare un lento di 25K, alla vista della marea di podisti in festa, elettrizzato dall'atmosfera già respirata nel 2007 su queste strade che videro il mio esordio "nell'agonismo", ho dimenticato tutto, tabelle e programmi.
Nonostante le tre ore di sonno scarse a causa del turno di notte appena concluso stavo benissimo, sarebbe stato uno spreco non cogliere l'attimo, quindi dopo un bel riscaldamento eccomi pronto al via nella seconda griglia, quella per i podisti sotto i 4:45. La giornata è perfetta, temperatura umidità e leggera brezza creano quel microclima ideale che ti potrebbe far correre verso l'infinito. Lo sparo dà il il via alla marea umana, quasi cinquemila podisti che affollano la bella Piazza Garibaldi, ancor più bella "vestita da runner" cerco subito di districarmi tra la selva di gambe e gomiti riuscendo nell'intento grazie anche a qualche incursione sul marciapiede, poi, regolarità pura, tengo il passo senza fatica, il percorso è praticamente uguale a quello della maratona del 2007, il viavai dei pensieri tra passato e presente è la playlist del mio personalissimo ipod, primo giro sotto i 45' in scioltezza,  e via per il secondo round, come il primo, aumento la frequenza del respiro ma il passo resta inalterato, ora so con certezza che sul cronometro del traguardo vedrò le cifre sopra il 30 solo da spettatore.
Ultimi due chilometri in progressione con qualche sorpasso ed eccomi sul red carpet, un magnifico beep ferma il tempo in questa giornata magica.

sabato 22 agosto 2009

11° Camminata di Peppone e Don Camillo (Brescello)

Bene torno ora da questa simpatica gara alla quale ho partecipato solo per decidere del mio immediato futuro in base al risultato...Infatti penso sia arrivato il momento di scaricare un pò, il fisico manda segnali e bisogna coglierli onde evitare problemi. Ora è pur vero che i 33° gradi abbondanti accompagnati da una percentuale di umidità degna della giungla Cambogiana non aiutano certo a fare tempi, ma andare oltre i 36' in una 8 k non è comunque per me un buon segno ed in effetti sento di aver speso parecchio ultimamente.
La gara era decisamente ben organizzata, con partenza dallo stadio di Brescello dal quale siamo usciti per la classica "parata" nel centro storico, poi fuori dal paese, un lungo giro per rientrare nello stadio tra gli applausi del pubblico. Otto chilometri di sofferenza ma nonostante tutto ho trovato la forza di recuperare delle posizioni negli ultimi due, al traguardo arrivo praticamente cotto riesco solo a sdraiarmi nell'erba a cercare refrigerio.
Una nota curiosa: siccome è sempre meglio pensare al futuro, l'organizzazione ha ben pensato di inserire nel pacco gara una bella copertina in pile che faceva sudare solo a guardarla!

Dal mare alla montagna, Alghero - Villanova (16 Agosto)

Questa gara era nel cassetto dei desideri dall'anno scorso ed eccolo realizzato. Ho temuto di non riuscire a parteciparvi perchè la classica ingordigia runneristica mi ha portato a correre anche una garetta non competitiva il venerdì precedente, gara talmente non competitiva ed informale (ne parlerò in un altro post) che alla fine mi ritroverò in quarta posizione con una presunta contrattura al polpaccio sinistro, meglio parlare della gara vera!
Dal mare alla montagna, il nome è adattissimo come potete vedere in alto, si parte in corrispondenza della spiaggia di Poglina al Km 9 della bellissima litoranea Alghero-Bosa e si arriva al paese di Villanova Monteleone percorrendo per circa 18 chilomentri una strada (tutta asfaltata) che si inerpica brutalmente sul monte offrendo un bel cocktail di fatica e paesaggi stupendi. Alla partenza ritrovo con piacere Davide e Paolo, due Blogger già incontrati in occasione del 1° Trofeo Romangia corre del 27 Giugno scorso (altro post da pubblicare) e incontro per la prima volta Mathias con il quale condividiamo oltre alla passione per la corsa, l'impresa di aver abbandonato per le strade una discreta quantità di chili in eccesso. Il tempo di una foto gentilmente scattata dai genitori di Davide e via per il riscaldamento, nel frattempo l'organizzazione decide di ritardare la partenza a causa della temperatura tropicale, per ingannare il tempo si chiaccheera, si beve e si suda!
Finalmente ci schieriamo in griglia, le battute su ciò che ci aspetta si sprecano, ed ecco il via, parto ad un buon passo, lascio andare le gambe in attesa della vera salita che non tarda ad arrivare, ogni tanto un dolorino, ma più che sopportabile, cerco di tenere il contatto visivo con il gruppone davanti, mentre in lontananza vedo il primo affrontare in solitaria i tornanti con passo leggero. A metà salita il fastidio alla gamba si fa sentire, accorcio il passo e cerco di caricare più sulla destra ma il risultato è pessimo, mi fermo un attimo, anche se mi costa la posizione e cerco di stirare un pò il muscolo, funziona, riprendo il passo ma dopo un pò si ripresenta, ripeto la procedura ed in aggiunta un bello spugnaggio sul polpaccio incriminato, questa volta riesco a percorrere quasi due chilomentri senza soffrire, poi al primo accenno di dolore nuova sosta, stretching e spugnaggio , chiaramente perdo altre posizioni ma l'obbiettivo è finire, possibilmente senza farmi male. Sento che il refrigerio dovuto alle spugnature è quasi più benefico dello stretching per cui tengo in mano due spugne che periodicamente utilizzo allo scopo, non so perchè... ma funziona, arrivo al primo scollinamento con un leggero fastidio ma senza dolore cerco di recuperare ma senza forzare, tra un pò arriverà un'altra salita bella tosta, nel frattempo continuo ad "irrigare" il polpaccio che stranamente a questo punto fa il suo dovere. La strada riprende a salire in maniera meno decisa ma più subdola e molti si fanno ingannare, l'aver provato il percorso in auto mi salva, procedo con passo costante e riprendo qualche posizione, sembra che non finisca mai, per fortuna i ristori sembrano materializzarsi proprio nel momento in cui servono, ora aspetto solo il sedicesimo chilometro che finalmente arriva, inizia la discesa verso il traguardo, le prime case e un inaspettato tifo da grande evento, percorro tutto il paese, sino alla piazza tra due ali di folla che acclamano tutti i runner di passaggio, entusiasmante! Per la cronaca concludo in 1:33:29 43° assoluto, gara dura ma assolutamente consigliabile, personalmente farò l'impossibile per esserci anche l'anno prossimo.

lunedì 3 agosto 2009

Breve Riepilogo e...arrivederci!

Scarsa voglia di scrivere, ma per fortuna inalterata voglia di correre nonostante le temperature, ora fortunatamente è arrivata la seconda parte delle ferie, ci si rivede a fine Agosto, nel frattempo cliccando qui potrete vedere qualche scatto della gara del Ventasso, a presto!

domenica 26 luglio 2009

1° Camminata delle Corti, Trail Running delle Corti, Monchio

Un consiglio: se siete drogati di corsa, non accettate mai i pieghevoli che vi vengono offerti all'arrivo delle competizioni... vi potreste trovare a fare delle pazzie.
"Deve essere proprio una bella gara" pensai il 12 Luglio scorso, mentre a Busana, appena finita l'eco del Ventasso osservavo il volantino, "peccato che capiti proprio nel bel mezzo di un turno di notte" sussurrò timidamente la parte razionale e non contaminata del mio cervello. Il risultato è facile indovinarlo.
La giornata di Sabato passata a dormire il più possibile cercando di incamerare energie utili, poi alle venti via, al lavoro, dove fortunatamente la notte passa tranquilla, solo routine e nessuna emergenza, per cui alle quattro di questa mattina smonto, una bella doccia e mi dirigo verso casa dove mi aspetta il runner-zaino.
Un'ora e mezzo di similsonno, fette biscottate, miele, caffè, e dopo una rapida auto diagnosi psichiatrica tendente all'infausto, parto in solitaria per Monchio delle Corti.
I bellissimi paesaggi rendono meno pesante il viaggio, movimentato anche dall'attraversamento di un capriolo e da un tentativo di suicidio di uno scoiattolo, grazie alla tempistica suggerita da Google maps arrivo a destinazione alle 6.45, avrei potuto recuperare almeno un'altra mezzora di sonno! Ma ormai è fatta, i riti e il tipico ambiente del pregara fanno dimenticar tutto, e in men che non si dica arriva il momento della partenza. Venti chilometri (poi si riveleranno essere 18) tra antichi borghi e soprattutto salite, cerco subito il mio ritmo, per ora il fisico sembra rassegnato a questo extra.
Il percorso è molto bello sia nelle parti sterrate, con molti strappi improvvisi, attraversamenti di ruscelli, e tratti di terreno estremamente accidentato, sia negli attraversamenti dei piccoli centri, dove gli abitanti non lesinano sugli incoraggiamenti, aiutando tutti a tenere il ritmo. Sinceramento pensavo sarebbe stato più facile, invece quest bel percorso riservava anche dei brevi tratti molto tecnici e spesso mi son trovato a camminare, per poter riprendere fiato.
Il tracciato perfettamente segnalato, con l'ulteriore presenza di personale dello staff nei punti critici, come la pietraia in vista dell'arrivo, un tratto veramente pericoloso (non la pensavano così i due runners che mi hanno scavalcato, saltando come stambecchi), ogni tanto brevi tratti di asfalto permettevano di alleviare la tensione del "occhio a dove metti i piedi".

Arrivo a Pratospilla convinto di dover percorrere ancora due chilometri, invece mi trovo subito sotto il gonfiabile, sicuramente tra i primi venti, aspetto la classifica ufficiale, ma è andata benissimo, ci scappa persino l'intervista con Repubblica-Parma.it, spero di non aver detto fesserie in estasi adrenalinica! In definitiva una bella gara, organizzazione direi impeccabile, considerato che il modesto costo di iscrizione (dieci euro) prevedeva oltre ad un bel pacco gara (con maglietta ricordo, borraccia, vari prodotti alimentari, buono sconto dell'organizzatore Parma Sport) il servizio navetta per il ritorno a Monchio, il trasporto borse, servizio doccia e ristori, sia quello finale che quelli intermedi dotati di tutto il necessario... e a anche di più! Ora un buon caffè... e via per la seconda notte, spero di poter integrare presto il post con qualche bella foto.

lunedì 13 luglio 2009

Ecomaratona del Ventasso 2009

12 Luglio 2009, sveglia all'alba, destinazione Busana, una serie infinita di curve per arrivare al paese che ospita questa ormai mitica eco maratona. Per questa occasione si aggiungono un amico, che messo al corrente dell'insano gesto si era offerto subito di accompagnarmi, evitandomi lo stress della guida, insieme alla moglie ed al piccolo Giovanni.
Arriviamo a Busana con tempi leggermente tirati, per cui mentre loro cercano una sistemazione per l'auto io vado immediatamente al ritiro pettorali.I primi passi mossi per il paese confermano immediatamente quanto letto nei vari resoconti dei partecipanti, vengo avvolto da una atmosfera di sincera cordialità evidentemente priva di qualunque motivazione mercenaria, non è necessario leggere i cartelli o chiedere informazioni, il personale dello staff quasi mi accompagna per mano, si respira aria di casa, l'accoglienza tipica e sempre più rara dei luoghi dove ancora i rapporti umani resistono come base del vivere quotidiano.
Quest'atmosfera stempera in parte anche la tipica fibrillazione del pre gara così dopo essermi travestito da runner resto un pò a scherzare con i miei supporters mentre si avvicina il momento della partenza, poi, "ritiro spirituale" e riti connessi: allacciatura scarpe, accensione Garmin, riscaldamento, punzonatura, ed eccomi in griglia.
Mi guardo intorno in attesa dello sparo e cerco di posizionarmi in una posizione consona e non sfacciata, vedo runner muniti delle attrezzature più disparate, bastoncini, zaini idrici, "cartucciere" a borraccia multipla, io come consigliatomi da Beppe ( 5° assoluto per la cronaca) non porto nessuna scorta, solo una piccola fascia da braccio contenente i consueti prodotti zuccherosi ed il telefonino (ovviamente in modalità aeroplano) per scattare qualche foto sul percorso.
Durante l'attesa dello sparo ripeto a me stesso di dosare le forze e di non esagerare, come già detto in altri post nella mia preparazione la voce salite è la più lacunosa, e non per mancanza di volontà.
Sparo, si parte tra l'incitamento del pubblico, in discesa, due giri per il paese tra vicoli caratteristici poi via per il primo anello di 10k percorso comune alla non competitiva, qui un piccolo antipasto di ciò che ci attenderà lassù, scambio qualche parola con un eco-runner toscano evidentemente più forte di me che nonostante ciò, messo al corrente che si tratta del mio esordio in eco, mi accompagna per un bel tratto dispensando utili consigli poi saluta ed accelera, dileguandosi avanti nella boscaglia.
Si ripassa a Busana, -10 k, un ottimo riscaldamento, si parte per il gran tour e dopo una breve discesa ecco l'incontro con "il Tirone" c'è poco spazio per il cronometro, nelle salite servono gambe cuore e tenacia, nelle discese bisogna tornare bambini e scendere a rotta di collo, posare l'occhio nel punto esatto d'atterraggio del piede nel prossimo passo e valutarne la stabilità, tenendo i muscoli non solo delle gambe ma anche delle braccia pronti a correggere e bilanciare i frequenti errori di valutazione dovuti al fondo quasi sempre invaso da pietre e radici, oltre alla presenza di vasti tratti fangosi a causa delle precipitazioni della notte... ma di discese per un bel pò neanche a parlarne.
Il Tirone, una salita inesorabile, con tratti estremamente scivolosi, dura, ma comunque affrontabile con rispetto, consapevolezza dei propri mezzi e della propria condizione del momento, un percorso duro dicevo, ma mitigato dai paesaggi incantevoli, dal silenzio del bosco e dai profumi delle essenze sprigionate dalla vegetazione, alterno corsa e passo, pseudo corsa e passo strascicato. Ai ristori, gli addetti non si stancano di avvertirci che la fine del Tirone non sarà la fine della gara ed hanno ragione.
Intorno al 19° chilometro, una dura lezione al mio ego da runner metropolitano, salto una segnalazione e procedo spedito in direzione errata, era da un pò che procedevo in solitaria quindi il non avere runner a vista non mi preoccupa, mentre la presenza di segnalazioni biancorosse sul sentiero, che io ignorantemente scambiavo per quelle dell'eco, mi porta a percorrere un bel tratto (in discesa sigh!) sino a quando, arrivato all'ennesimo tratto fangoso mi rendo conto dell'assenza di orme, torno indietro sino ad un cartello che in direzione opposta indica monte Ventasso, lo percorro per un pò, sempre scrutando il terreno, anche qui nessuna traccia di passaggi umani, per cui decido di ripercorrere la strada a ritroso sino al ristoro precedente e a circa metà tragitto individuo la freccia in bella mostra con su scritto ecomaratona, quindi dopo tutta una serie di complimenti alla mia persona, che per brevità non starò qui a trascrivere, riprendo la diritta via, chiaramente costituita da ulteriore salita, il gruppetto prima faticosamente lasciato alle spalle sarà ormai irragiungibile penso, ma alla fine della salita, prati verdi e cielo libero ricevo una notizia che mi galvanizza: il commissario di percorso mi comunica la posizione attuale: dai forza sei novantesimo! Sino a quel momento non avevo pensato alla classifica ma sinceramente mai avrei pensato di essere così avanti, volo in discesa verso il lago deciso a riprendere il gruppetto perso a causa dello stupido errore il posto è pieno di turisti che al nostro passaggio ci incitano pur osservandoci come marziani, alla successiva salita inizio a riprendere coloro che si son presi troppa confidenza con il Tirone ed ora arrancano in riserva fissa. Ora le grosse salite sono finite ma a mio giudizio sono le discese a farsi più insidiose, anche perchè le
gambe sono molto meno reattive. Al successivo punto di controllo un bambino mi corre incontro dandomi il cinque dicendo "tu sei ottantesimo" fornendo altra energia, più che necessaria per il fine gara. Altri saliscendi cerco di corricchiare anche in salita, manca poco ormai ma ora anche la più leggera pendenza si fa sentire, ad un certo vengo assalito da un crampo al tricipite, cerco di stirarlo e massaggiarlo e fortunatamente riesco a riprendere il cammino, passiamo per un bel parco invaso da comitive di turisti intenti ad arrostire ogni ben di dio, e qui ci tocca fare pure una scalinata, ma ormai si sente il profumo del traguardo, qualcuno mi sorpassa le posizioni si avvicendano nessuno vuol mollare niente, inizia la dolce discesa verso Busana, le gambe protestano ma poi obbediscono e si lanciano, sterrato con tanto di cartello "TRATTO PERICOLOSISSIMO", poi asfalto, brevi salite affrontate con le unghie e infine ecco Busana, la gente che applaude, riconosco la curva dove son posizionate le docce là oltre la curva a sinistra c'è il traguardo ed eccolo ancora gremito di pubblico nonostante le 5 ore trascorse ancora applausi, passo sotto il gonfiabile a braccia alzate emozionato come non mai.
Per la cronaca 75° assoluto (418 alla partenza) con 5:07 circa
Ora scappo al lavoro, ma ritornerò sull'argomento appena possibile, queste poche righe non bastano a descrivere luoghi gente ed emozioni. 

domenica 12 luglio 2009

Ecomaratona del Ventasso

Beh diciamo la verità, non è l'espressione di una persona alla quale la giornata è andata storta, e in effetti per i miei modesti parametri è così, mi riservo di fare un report completo appena possibile, per ora posso dire solo che correre una eco maratona è un'esperienza da fare, inutile paragonarla alla maratona classica, con quella in comune secondo me ha solo la distanza, per il resto, un altro modo di correre, meno frenetico, ma non certo senza agonismo, immersi nella natura che da una parte ti aiuta con l'ombra dei boschi, dall'altra ti fa dannare con un mare di fango dovuto alle precipitazioni della notte, ma di questo parlerò prossimamente.

domenica 21 giugno 2009

Gare e burocrazia.

La domanda è stata inoltrata con tutti i crismi dell'ufficialità, una settimana in anticipo, entro i termini previsti, senza errori di ortografia, ora attendo trepidante il verdetto di qualche misteriosa commissione che provvederà a giudicare la mia idoneità, pur essendo il sottoscritto normalmente abilitato a correre nelle gare Fidal in tutta la penisola con il solo certificato medico di idoneità agonistica, o al più, con la sua tessera UISP nuova di zecca, (chiaramente individuale, che volete farci... tendo all'anarchia runneristicamente parlando) .
In caso negativo, spero si limitino alla non ammissione alla gara, e non mi spediscano in Siberia, considerato che per le vacanze preferisco i posti caldi, in caso di accoglimento della richiesta di visto runneristico avrò invece la possibilità di vedere il mio nome scritto per la prima volta in una classifica di una gara competitiva in terra sarda, cosa alla quale terrei particolarmente, la posizione la concorderemo al momento in base alla dieta dei giorni precedenti, ed alle ustioni da sole.
Nell'eventuale dopo gara ci sarà occasione, spero, di bere una birra fresca con Davide, Blogger che si è prestato gentilmente a darmi una mano per districarmi in questa complicata iscrizione.
A quale gara? No, non ad una millechilometri a tappe in autosufficienza nel Tenerè, solo una stradale cittadina di 6k scarsi!

domenica 7 giugno 2009

Gazzetta Run Mantova

Starter d'eccezione per questa fantastica 10k: Yuri Chechi, un vero e proprio "uomo d'oro" un vero onore.
La partecipazione alla gara è nata in modo rocambolesco, l'ho scoperta Sabato mattina webbando tra i vari siti dedicati ai drogati di corsa, considerato che la tabella prevedeva per la giornata una 10k (e sino ad un secondo prima ero convinto che non ve ne fossero a distanza accettabile) la decisione è stata istantanea, si trattava solo di convincere l'altra Metà.
Per raggiungere lo scopo ho messo giù in un lampo un programma runner-turistico con possibile disgressione nello shopping in un vicino Outlet... approvato quasi all'istante.
Partenza per Mantova, prima tappa Piazza Sordello, sede del Gazzetta Point, l'iscrizione alla gara non è ancora sicura poichè il sito non era chiarissimo su questo punto, ma per fortuna tutto si risolve bene, e a mezzogiorno e mezza in punto sono in possesso del mio pettorale n° 365 ed in pace col mondo!
Lo start è previsto per le 20, quindi dopo un bel giro per il centro della bellissima città scegliamo un posto per pranzare con calma (tempo ne abbiamo pure troppo) poi il trasferimento all'Outlet in cerca di occasioni che, almeno a livello "running" mi son sembrate proprio da perdere, nel frattempo uno spettacolo del comico Giuseppe Giacobazzi nella "piazza" del centro commerciale sponsorizza la frenesia dello shopping, ma l'ora si avvicina, per cui dopo questa chilometrica passeggiata utile ai fini digestivi cediamo alla tentazione di un bel gelato e si ritorna in città.
Una bella camminata attraverso il centro completamente chiuso al traffico ed invaso dalla gente che si prepara a vivere il Sabato sera, sino alla Piazza che ha già preso la fisionomia tipica di ogni start line, un colpo d'occhio veramente emozionante: il palazzo ducale il duomo, la torre della gabbia fanno da contorno ad una marea di canotte variopinte indossate da ormai scalpitanti runner, nell'aria musica pro-adrenalina a palla, è il momento dei riti: cambio scarpe, accensione garmin, riscaldamento, ed eccomi schierato in attesa dello sparo con tanto di inno nazionale suonato dalla banda comunale della città.
Si parte su un fondo di acciottolato spaccapiedi, e dopo pochi metri una curva secca a sinistra, per fortuna tutto fila liscio ed il gruppo si sgrana bene, briglie sciolte sino a trovare il passo giusto insieme ad un compatto gruppo di una decina di pari-passo con i quali ingaggeremo una bella lotta dall'inizio alla fine, passo il parziale dei 5000 a 19:46 nonostante qualche tratto in leggera salita ed un passaggio su sterrato con tantissima ghiaia, al ristoro vista la temperatura anzichè bere verso l'acqua sulla testa a mò di spugnaggio, i chilometri ben marcati aiutano a decidere quando spremere le ultime energie ed è questo il momento, ogni tanto sento qualche fitta che attribuisco al pranzo non propriamente "preagonistico", riesco a riprendere qualcuno, con altri ci alterniamo con distacchi di una lunghezza... di naso e finalmente si torna in Piazza Sordello, curva a destra e leggera salita sull'acciottolato descritto prima, arriviamo in gruppo serrato di sei, io primo, e mentre mi accingo a porre il piede sul traguardo, già felice... un altro runner mi sfila come un allocco! Cose che capitano (agli allocchi), ci stringiamo la mano e vado immediatamente a sedermi, esausto, secondo parziale di 19:28, totale 39:14 Real time 39:08 81° assoluto su 451, 39° di categoria su 187... per i miei modesti parametri ultrasoddisfacente, considerati gli ormai abituali 80 chilometri settimanali, la preparazione votata a ben altre distanze e la giornata trascorsa a fare il turista ad oltranza.
Da segnalare un bel pacco gara, maglia tecnica ed una sacca Reebok oltre a succhi di frutta integratori etc. L'unica pecca a mio giudizio, la gestione del ristoro, decisamente sottodimensionato con file da mensa militare, per il resto una gara da incorniciare.