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lunedì 13 luglio 2009

Ecomaratona del Ventasso 2009

12 Luglio 2009, sveglia all'alba, destinazione Busana, una serie infinita di curve per arrivare al paese che ospita questa ormai mitica eco maratona. Per questa occasione si aggiungono un amico, che messo al corrente dell'insano gesto si era offerto subito di accompagnarmi, evitandomi lo stress della guida, insieme alla moglie ed al piccolo Giovanni.
Arriviamo a Busana con tempi leggermente tirati, per cui mentre loro cercano una sistemazione per l'auto io vado immediatamente al ritiro pettorali.I primi passi mossi per il paese confermano immediatamente quanto letto nei vari resoconti dei partecipanti, vengo avvolto da una atmosfera di sincera cordialità evidentemente priva di qualunque motivazione mercenaria, non è necessario leggere i cartelli o chiedere informazioni, il personale dello staff quasi mi accompagna per mano, si respira aria di casa, l'accoglienza tipica e sempre più rara dei luoghi dove ancora i rapporti umani resistono come base del vivere quotidiano.
Quest'atmosfera stempera in parte anche la tipica fibrillazione del pre gara così dopo essermi travestito da runner resto un pò a scherzare con i miei supporters mentre si avvicina il momento della partenza, poi, "ritiro spirituale" e riti connessi: allacciatura scarpe, accensione Garmin, riscaldamento, punzonatura, ed eccomi in griglia.
Mi guardo intorno in attesa dello sparo e cerco di posizionarmi in una posizione consona e non sfacciata, vedo runner muniti delle attrezzature più disparate, bastoncini, zaini idrici, "cartucciere" a borraccia multipla, io come consigliatomi da Beppe ( 5° assoluto per la cronaca) non porto nessuna scorta, solo una piccola fascia da braccio contenente i consueti prodotti zuccherosi ed il telefonino (ovviamente in modalità aeroplano) per scattare qualche foto sul percorso.
Durante l'attesa dello sparo ripeto a me stesso di dosare le forze e di non esagerare, come già detto in altri post nella mia preparazione la voce salite è la più lacunosa, e non per mancanza di volontà.
Sparo, si parte tra l'incitamento del pubblico, in discesa, due giri per il paese tra vicoli caratteristici poi via per il primo anello di 10k percorso comune alla non competitiva, qui un piccolo antipasto di ciò che ci attenderà lassù, scambio qualche parola con un eco-runner toscano evidentemente più forte di me che nonostante ciò, messo al corrente che si tratta del mio esordio in eco, mi accompagna per un bel tratto dispensando utili consigli poi saluta ed accelera, dileguandosi avanti nella boscaglia.
Si ripassa a Busana, -10 k, un ottimo riscaldamento, si parte per il gran tour e dopo una breve discesa ecco l'incontro con "il Tirone" c'è poco spazio per il cronometro, nelle salite servono gambe cuore e tenacia, nelle discese bisogna tornare bambini e scendere a rotta di collo, posare l'occhio nel punto esatto d'atterraggio del piede nel prossimo passo e valutarne la stabilità, tenendo i muscoli non solo delle gambe ma anche delle braccia pronti a correggere e bilanciare i frequenti errori di valutazione dovuti al fondo quasi sempre invaso da pietre e radici, oltre alla presenza di vasti tratti fangosi a causa delle precipitazioni della notte... ma di discese per un bel pò neanche a parlarne.
Il Tirone, una salita inesorabile, con tratti estremamente scivolosi, dura, ma comunque affrontabile con rispetto, consapevolezza dei propri mezzi e della propria condizione del momento, un percorso duro dicevo, ma mitigato dai paesaggi incantevoli, dal silenzio del bosco e dai profumi delle essenze sprigionate dalla vegetazione, alterno corsa e passo, pseudo corsa e passo strascicato. Ai ristori, gli addetti non si stancano di avvertirci che la fine del Tirone non sarà la fine della gara ed hanno ragione.
Intorno al 19° chilometro, una dura lezione al mio ego da runner metropolitano, salto una segnalazione e procedo spedito in direzione errata, era da un pò che procedevo in solitaria quindi il non avere runner a vista non mi preoccupa, mentre la presenza di segnalazioni biancorosse sul sentiero, che io ignorantemente scambiavo per quelle dell'eco, mi porta a percorrere un bel tratto (in discesa sigh!) sino a quando, arrivato all'ennesimo tratto fangoso mi rendo conto dell'assenza di orme, torno indietro sino ad un cartello che in direzione opposta indica monte Ventasso, lo percorro per un pò, sempre scrutando il terreno, anche qui nessuna traccia di passaggi umani, per cui decido di ripercorrere la strada a ritroso sino al ristoro precedente e a circa metà tragitto individuo la freccia in bella mostra con su scritto ecomaratona, quindi dopo tutta una serie di complimenti alla mia persona, che per brevità non starò qui a trascrivere, riprendo la diritta via, chiaramente costituita da ulteriore salita, il gruppetto prima faticosamente lasciato alle spalle sarà ormai irragiungibile penso, ma alla fine della salita, prati verdi e cielo libero ricevo una notizia che mi galvanizza: il commissario di percorso mi comunica la posizione attuale: dai forza sei novantesimo! Sino a quel momento non avevo pensato alla classifica ma sinceramente mai avrei pensato di essere così avanti, volo in discesa verso il lago deciso a riprendere il gruppetto perso a causa dello stupido errore il posto è pieno di turisti che al nostro passaggio ci incitano pur osservandoci come marziani, alla successiva salita inizio a riprendere coloro che si son presi troppa confidenza con il Tirone ed ora arrancano in riserva fissa. Ora le grosse salite sono finite ma a mio giudizio sono le discese a farsi più insidiose, anche perchè le
gambe sono molto meno reattive. Al successivo punto di controllo un bambino mi corre incontro dandomi il cinque dicendo "tu sei ottantesimo" fornendo altra energia, più che necessaria per il fine gara. Altri saliscendi cerco di corricchiare anche in salita, manca poco ormai ma ora anche la più leggera pendenza si fa sentire, ad un certo vengo assalito da un crampo al tricipite, cerco di stirarlo e massaggiarlo e fortunatamente riesco a riprendere il cammino, passiamo per un bel parco invaso da comitive di turisti intenti ad arrostire ogni ben di dio, e qui ci tocca fare pure una scalinata, ma ormai si sente il profumo del traguardo, qualcuno mi sorpassa le posizioni si avvicendano nessuno vuol mollare niente, inizia la dolce discesa verso Busana, le gambe protestano ma poi obbediscono e si lanciano, sterrato con tanto di cartello "TRATTO PERICOLOSISSIMO", poi asfalto, brevi salite affrontate con le unghie e infine ecco Busana, la gente che applaude, riconosco la curva dove son posizionate le docce là oltre la curva a sinistra c'è il traguardo ed eccolo ancora gremito di pubblico nonostante le 5 ore trascorse ancora applausi, passo sotto il gonfiabile a braccia alzate emozionato come non mai.
Per la cronaca 75° assoluto (418 alla partenza) con 5:07 circa
Ora scappo al lavoro, ma ritornerò sull'argomento appena possibile, queste poche righe non bastano a descrivere luoghi gente ed emozioni. 

domenica 12 luglio 2009

Ecomaratona del Ventasso

Beh diciamo la verità, non è l'espressione di una persona alla quale la giornata è andata storta, e in effetti per i miei modesti parametri è così, mi riservo di fare un report completo appena possibile, per ora posso dire solo che correre una eco maratona è un'esperienza da fare, inutile paragonarla alla maratona classica, con quella in comune secondo me ha solo la distanza, per il resto, un altro modo di correre, meno frenetico, ma non certo senza agonismo, immersi nella natura che da una parte ti aiuta con l'ombra dei boschi, dall'altra ti fa dannare con un mare di fango dovuto alle precipitazioni della notte, ma di questo parlerò prossimamente.

sabato 11 luglio 2009

I'm back from paradise

Sole mare, qualche inevitabile trasgressione eno-gastronomica e poi corsa corsa e ancora corsa, cercando di rimediare in parte alla lacunosa preparazione pro Ventasso, dovuta al terreno ultrapiatto della mia residenza abituale, e domani la gara... il tempo è troppo poco per poter riassumere questo periodo per cui lascio la parola a qualche immagine in attesa del report dell'Evento.

Ristoro

1° Trofeo Romangia Corre con Davide e Paolo

Allenamento

Allenamento

sabato 13 giugno 2009

Ferie in arrivo!

Conto alla rovescia giunto quasi al termine, Martedì prossimo il lavoro dovrà fare a meno della mia presenza e se il tempo mi aiuterà sarò uno di quei puntini che vedete nella foto, (scattata un giorno di Agosto dello scorso anno), a ritemprarmi dal primo collinare in terra sarda accompagnato da una playlist di maestrale e risacca con qualche richiamo di gabbiani, integratori brezza marina e il profumo inebriante della salsedine, della vegetazione e della terra scaldate dal sole, chilometri di sterrato da percorrere tra la montagna e il mare, macchia mediterranea a perdita d'occhio, nessuna strada "ufficiale" e nessun fabbricato a turbare la vista, uno dei non pochi angoli miracolosamente non fagocitati dall'orda famelica di quel turismo sempre in cerca di nuovi luoghi incontaminati da contaminare, magari sotto l'occhio "attento" delle telecamere di Lucignolo.
Intanto la preparazione prosegue in modo soddisfacente aiutata dalle buone temperature, nei giorni scorsi un 15 x 300 ben riuscito, ieri 45' di corsa media a 4'28" ed ora mi aspetta un'ora di corsa lenta pre lavorativa.
Lunghe corse!

lunedì 8 giugno 2009

Il varo delle Trabuco

Ieri mi son concesso una giornata di riposo, oggi un'ora di corsa lunga rigenerante a bordo delle nuove Trabuco alla ricerca di terreni sconnessi per testare le loro effettive capacità di tenuta e ammortizzamento, rivelatesi assolutamente soddisfacenti, sull'asfalto si fa chiaramente sentire il loro peso ma d'altronde non è il loro habitat, media di 5' a Km e, aspetto non trascurabile, nessuna vescica sui piedi al loro esordio.

domenica 7 giugno 2009

Gazzetta Run Mantova

Starter d'eccezione per questa fantastica 10k: Yuri Chechi, un vero e proprio "uomo d'oro" un vero onore.
La partecipazione alla gara è nata in modo rocambolesco, l'ho scoperta Sabato mattina webbando tra i vari siti dedicati ai drogati di corsa, considerato che la tabella prevedeva per la giornata una 10k (e sino ad un secondo prima ero convinto che non ve ne fossero a distanza accettabile) la decisione è stata istantanea, si trattava solo di convincere l'altra Metà.
Per raggiungere lo scopo ho messo giù in un lampo un programma runner-turistico con possibile disgressione nello shopping in un vicino Outlet... approvato quasi all'istante.
Partenza per Mantova, prima tappa Piazza Sordello, sede del Gazzetta Point, l'iscrizione alla gara non è ancora sicura poichè il sito non era chiarissimo su questo punto, ma per fortuna tutto si risolve bene, e a mezzogiorno e mezza in punto sono in possesso del mio pettorale n° 365 ed in pace col mondo!
Lo start è previsto per le 20, quindi dopo un bel giro per il centro della bellissima città scegliamo un posto per pranzare con calma (tempo ne abbiamo pure troppo) poi il trasferimento all'Outlet in cerca di occasioni che, almeno a livello "running" mi son sembrate proprio da perdere, nel frattempo uno spettacolo del comico Giuseppe Giacobazzi nella "piazza" del centro commerciale sponsorizza la frenesia dello shopping, ma l'ora si avvicina, per cui dopo questa chilometrica passeggiata utile ai fini digestivi cediamo alla tentazione di un bel gelato e si ritorna in città.
Una bella camminata attraverso il centro completamente chiuso al traffico ed invaso dalla gente che si prepara a vivere il Sabato sera, sino alla Piazza che ha già preso la fisionomia tipica di ogni start line, un colpo d'occhio veramente emozionante: il palazzo ducale il duomo, la torre della gabbia fanno da contorno ad una marea di canotte variopinte indossate da ormai scalpitanti runner, nell'aria musica pro-adrenalina a palla, è il momento dei riti: cambio scarpe, accensione garmin, riscaldamento, ed eccomi schierato in attesa dello sparo con tanto di inno nazionale suonato dalla banda comunale della città.
Si parte su un fondo di acciottolato spaccapiedi, e dopo pochi metri una curva secca a sinistra, per fortuna tutto fila liscio ed il gruppo si sgrana bene, briglie sciolte sino a trovare il passo giusto insieme ad un compatto gruppo di una decina di pari-passo con i quali ingaggeremo una bella lotta dall'inizio alla fine, passo il parziale dei 5000 a 19:46 nonostante qualche tratto in leggera salita ed un passaggio su sterrato con tantissima ghiaia, al ristoro vista la temperatura anzichè bere verso l'acqua sulla testa a mò di spugnaggio, i chilometri ben marcati aiutano a decidere quando spremere le ultime energie ed è questo il momento, ogni tanto sento qualche fitta che attribuisco al pranzo non propriamente "preagonistico", riesco a riprendere qualcuno, con altri ci alterniamo con distacchi di una lunghezza... di naso e finalmente si torna in Piazza Sordello, curva a destra e leggera salita sull'acciottolato descritto prima, arriviamo in gruppo serrato di sei, io primo, e mentre mi accingo a porre il piede sul traguardo, già felice... un altro runner mi sfila come un allocco! Cose che capitano (agli allocchi), ci stringiamo la mano e vado immediatamente a sedermi, esausto, secondo parziale di 19:28, totale 39:14 Real time 39:08 81° assoluto su 451, 39° di categoria su 187... per i miei modesti parametri ultrasoddisfacente, considerati gli ormai abituali 80 chilometri settimanali, la preparazione votata a ben altre distanze e la giornata trascorsa a fare il turista ad oltranza.
Da segnalare un bel pacco gara, maglia tecnica ed una sacca Reebok oltre a succhi di frutta integratori etc. L'unica pecca a mio giudizio, la gestione del ristoro, decisamente sottodimensionato con file da mensa militare, per il resto una gara da incorniciare.

mercoledì 3 giugno 2009

Un piccolo bilancio.

L'idea di "svernare" partecipando a gare brevi o medie si è rivelata decisiva per il mantenimento ed il miglioramento della forma, oltre a consentirmi di stabilire una serie di PB che mi hanno soddisfatto non poco.
Però sarà masochismo, sarà predisposizione alla fatica, chiamatela come volete, ma da quando ho iniziato la preparazione specifica per il Ventasso, le uscite chilometriche, i collinari, le ripetute lunghe, iniziano a creare quella concentrazione di adrenalina che ormai conosco e che andrà in crescendo da qui al 12 Luglio.
Ora si entra decisamente nel vivo, il conto alla rovescia lascia intravvedere lo zero ormai prossimo e dovrò approffittare di quest'ultimo mese per cercare di arrivare al massimo delle mie possibilità a quella data.

domenica 24 maggio 2009

Corsa lenta rigenerante

Torno ora da una corroborante ora di corsa lenta rigenerante, la temperatura fresca, visibile nella foto, invitava all'attività fisica, non ho potuto resistere oltre e son scappato fuori casa per adempiere agli obblighi tabellari.
Nonostante le poche ore passate dalla gara di ieri sera non avevo nessun problema a livello muscolare, direi che il tutto è stato metabolizzato benissimo, persino la partenza stile sci nautico, ho percorso 11.92 k alla media di circa 5" a chilometro, in linea con le ultime sedute dello stesso tipo, per domani è prevista un'ora di corsa lenta che spero di riuscire a fare su un bel percorso collinare se il lavoro me lo permetterà, visto che per poter affrontare qualche salita degna di tale nome son costretto a fare il pendolare.
Fresche corse a tutti!

4° Giro del monte, S. Maria del Piano: Fantozzi alla riscossa!


La dieta pro Ventasso prescriveva per il Sabato una gara di 10 chilometri oppure corsa veloce 20-25 minuti, ma il calendario provinciale mi veniva incontro proponendomi questa bella 10 K indicata nel titolo. Decidevo quindi di partecipare alla gara. Tutto pronto, zaino, e quant'altro, solo un piccolo particolare: nel dare uno sguardo sul sito della Fidal poco prima di uscire, leggo che la partenza è prevista per le 18:00 mentre io ricordavo alle 18:30... panico! Fuga da casa, direzione Langhirano, chiaramente per l'occasione tutti gli "autisti della Domenica" si riversano in strada di Sabato e tutti i possessori di mezzi agricoli decidono di scortarmi a destinazione, dulcis in fundo arrivato a Langhirano, strade deserte a causa della temperatura ipertropicale, riesco a beccare per chiedere informazioni gli unici due genovesi di tutta l'Emilia Romagna!
Risultato: arrivo a S. Maria del Piano non so come, isterico, le strade già piene di podisti in riscaldamento, lascio la macchina  e mi precipito verso il punto di ritrovo, non so nemmeno che ore siano ma accettano l'iscrizione, che fortuna... e al momento di pagare mi accorgo di aver lasciato i soldi in auto!  Riesco a raggranellare quasi l'intero importo dal portamonete e perfeziono l'iscrizione "a semicredito" .
Appena il tempo di fissare chip e pettorale, butto lo zaino oltre le transenne e mi posiziono in griglia, nessun riscaldamento, il Garmin appena acceso tarda ad agganciare i satelliti e in questo caso ci terrei ad avere la traccia del percorso, arriva lo sparo, si parte.
Il primo km fila liscio ma so già che iniziata la salita finirà peggio che alla Staffetta di Santa Lucia il mancato riscaldamento si paga sempre, e caro, e voglio evitare di farmi male, cerco una progressione che mi faccia recuperare la partenza "a strappo" e vedo che riesco a stare nel solito gruppo, il tracciato è veramente bello, si sale sul monte immersi nel verde, ma non certo all'ombra, la temperatura è torrida ed il primo ristoro con annesso spugnaggio è un vero toccasana, si prosegue con qualche breve tratto in piano seguito da ulteriore salita, mi accorgo che alcuni hanno adottato la tecnica di rallentare parecchio nelle salite per poi lanciarsi in discesa, non mi pare che il tempo li abbia premiati, poi inizia la calata verso il traguardo una ripida discesa che mette a dura prova le articolazioni, ma va bene così, recupero qualche posizione che mantengo nelle salite successive ed arrivo al traguardo spremuto come un limone, non potevo chiedere di più viste le circostanze, chiudo a 41:09:05 in 48^ posizione, 18° di categoria con 80k settimanali nelle gambe.
Da segnalare la bella organizzazione, una gara senz'altro da rifare, magari presentandosi all'ora giusta e una grande partecipazioni di atleti, si parlava di circa 4oo partecipanti tra competitiva e non, sicuramente frutto anche della riuscita delle edizioni precedenti, alle quali non ho partecipato. Nel pacco gara uno zainetto e degli integratori che girerò prontamente a qualche appassionato.
Oggi, Domenica un'ora di corsa lenta per rilassare i muscoli, poi in settimana di nuovo a sfidare termometro ed igrometro a caccia di salite da brivido e di scarpe di ricambio, entrambe necessarie.

martedì 28 aprile 2009

Accessorio per runner.

Ecco l'accessorio che non può mancare al runner primaverile 2009, ieri ripetute in salita e medio collinare in ottica Ventasso buona parte sotto un diluvio da piaga biblica, oggi 12 k di corsa lenta semiasciutta dopo aver atteso in macchina per quasi un'ora, che "si aprissero le acque", rischiando di prender sonno, ma dopo un turno di mattina non avevo proprio voglia di una doccia extra.
La scelta si è poi rivelata vincente, considerato che finito l'allenamento ha ripreso a piovere fortissimo e tuttora diluvia. Come ciliegina sulla torta, a fine allenamento son stato costretto a interrompere la seduta di stretching e rifugiarmi in auto per sfuggire all'assalto di un nugolo di insetti mai visti ma terribilmente fastidiosi, (nella foto un esemplare), attirati dal bianco del telo e dall'arancione della maglia, spero non sia un'invasione occasionale, non vorrei esser costretto a dotarmi di vestiario da apicultore per poter fare un pò di rilassamento in santa pace.
Corse lunghe ed asciutte a tutti!

mercoledì 22 aprile 2009

Lungo lento, preludio

Bene, dopo la buona prestazione di Olbia è giunta l'ora di riprendere confidenza con lunghi, lunghissime e corse in salita, non sulle strade della foto (che qualcuno dovrebbe conoscere) ma in altri lidi. Oggi dopo due giorni di riposo post gara per dei fastidi ad un tendine del piede dovuti ad un'allacciatura troppo stretta, ed una leggerissima contrattura ad un polpaccio, son partito per un lungo senza infamia e senza lode, terminato con allunghi progressivi di 100 m, 25,8 km in circa due ore per riabituare le gambe alle lunghe percorrenze e la mente alla "meditazione" su strada che tende all'infinito. Sia le gambe che la testa hanno risposto meglio di quanto pensassi per cui posso iniziare serenamente a dedicarmi ad una serie intensiva di collinari "violenti" in modo da mettere fieno in cascina per Luglio, sperando torni utile anche per l'impegno di Novembre.
Lunghe corse!

sabato 11 aprile 2009

Il Tirone incombe.

Il Tirone incombe minaccioso con la sua richiesta di non tanto rapidi ma molto ripidi chilometri da percorrere, al fine di evitare clamorosi grippaggi cerebro-muscolari in quel di Busana, per cui abbandonerò per un pò gli allenamenti dedicati alle distanze corte per dedicarmi in toto alla nuova avventura, da vivere senza troppe pretese cronometriche, ma con la voglia di godere appieno di un modo di correre che per ora mi è praticamente sconosciuto ma che sento già come nuova sfida.
La serietà dell'impegno non preclude chiaramente qualche disgressione atletico-gastronomica tra garette della Domenica e piatti tipici Pasquali, l'obbiettivo, come alla prima maratona, resta quello di raggiungere una preparazione tale da arrivare integro al traguardo, per rispetto a me stesso ed alla gara, tutto il resto... prossimamente.
Nel frattempo godiamoci questi giorni di riposo, ognuno come meglio crede, a presto!

venerdì 27 febbraio 2009

Ventasso: scarpe, strade e dintorni.

12 Luglio, sembra lontanissimo, ma non c'è da fidarsi, il tempo vola, ma solo quando sei indietro nella preparazione, per cui in questi giorni ho vagato prima alla ricerca di scarpe adatte, la scelta penso ricadrà sulle Asics Gel Trabuco, poi a scoprire percorsi alternativi non asfaltati, e anche qui ho già individuato una bella serie di circuiti che potrò esplorare liberamente con l'aiuto del fido 205, mentre per le sgroppate in salita, che ritengo d'obbligo per la gara in questione, calpesterò le zone intorno a Salso, dove ho lasciato l'anima in occasione della Staffetta di Santa Lucia .
Nel frattempo continuerò nel programma di 10K già previste, e che, ho notato, aiutano a tenermi "sveglio". Questo nuovo obbiettivo è già stato assimilato e fa ormai parte dei pensieri quotidiani provocando un tasso di adrenalina oltre il normale, oggi, giusto per non pensarci, ho impostato come sfondo del cellulare il profilo altimetrico della gara, c'è poco da ridere eh!
Bene, concludo dicendo che la mezza di Domenica è stata completamente digerita e che le uscite son state prevalentemente di recupero con corsa lenta e allunghi, mentre oggi 4K a 4:30+un 5 x 1000 a 3:55 con recupero di 1:30.
Buonanotte!

mercoledì 25 febbraio 2009

Prossimo obbiettivo: inquadrato

Giusto per continuare la mia pseudo-carriera atipico-agonistica, con partenza dalla maratona e discesa nelle distanze inferiori, da tempo si aggirava tra i neuroni una ideuzza che dopo aver rimbalzato all'interno del cranio per diverso tempo, ha percorso e varie terminazioni nervose portando in maniera quasi incosciente la mano destra a compilare un certo modulo, allegarvi una ricevuta di pagamento di Euro 26,00 ed un bel certificato medico di idoneità all'attività agonistica e spedire quindi il tutto per Fax al bellissimo numerino che potete vedere nella foto a fianco. In parole povere... il sottoscritto il 12 Luglio si cimenterà nella EcoMaratona del Ventasso "Km 42.195 tra boschi ruscelli brughiere sui sentieri del lupo" come scritto nel manifesto sul sito che in quest'ultimo mese avrò visitato centinaia di volte, sino all'apertura delle iscrizioni.
Sarà durissima, ho visto più volte i video, ma penso che il tempo sia sufficiente per una preparazione adeguata, non sarà certamente una gara da PB ma so già che sarà entusiasmante, poi dopo le ferie estive sceglierò con calma una bella 42k stradale per limare qualcosina al PB, e direi che impegni per ora ne ho preso sin troppi, ora scappo a provare un pò di scarpe adatte all'impresa.