giovedì 20 novembre 2008

Staffetta di Santa Lucia

Problemi al pc mi hanno fatto rimandare l'invio di questo ed altri post, di come è nata la partecipazione a questa gara ne ho già parlato (vedi "storie di ordinaria follia")Arriviamo a Salsomaggiore in tempo per ritirare i pettorali, il nome scelto per la squadra è "MarciPiedi"... insomma una garanzia!
Il sole ormai alto preannuncia un'ottima giornata con cielo terso, nessun rischio pioggia dopo il maltempo dei giorni scorsi, partenza e arrivo sono situati nella piazza principale, davanti alle terme Berzieri, il fulcro storico di questo famosissimo centro termale. La prima tappa spetta a me quindi inizio subito il riscaldamento, il mancato riposo si fa sentire attraverso una frequenza cardiaca eccessivamente alta già a riposo ed un passo che resta pesante, ma è ora di posizionarsi in griglia.
Allo sparo la partenza è molto più concitata di quella di una maratona, il passo chiaramente molto più veloce e tutti cercano di farsi spazio, c'è da sgomitare e tenere la strada, si attraversa il centro e giù, un'ampia curva in discesa intorno al parco Giuseppe Mazzini, per poi tornare con una leggera salita verso la zona della partenza a raccogliere l'incitamento del pubblico, superato questo tratto già di per se non riposante, inizia la vera salita, sempre più ripida, mi rendo immediatamente conto di aver preso troppo alla leggera il riscaldamento pre gara, non mi aspettavo una pendenza così "feroce" da subito, sento i muscoli tirare al limite, mentre cuore e fiato stentano a trovare un giusto equilibrio, la strada continua a salire con stretti tornanti e non ne vedo la fine, ma non cedo, accorcio ancora il passo e finalmente dopo un ultimo breve tratto spacca cuore ecco l'agognata discesa, la vettura della squadra mi affianca per offrire sostegno ma il peggio è passato, uso il primo tratto per recuperare fiato ed "accordare" gambe e cuore, poi il passo si fa leggero e sfrutto l'aiuto della pendenza per guadagnare qualche metro acquistando velocità e sicurezza, ora dopo la partenza a "strappo" sento di stare bene ed affronto l'insidioso falso piano che porta al primo passaggio in maniera decisa, gli 8,5 chilometri della tappa sono quasi esauriti, ed ecco alla fine di un lungo rettilineo il primo cambio, passo simbolicamente il testimone a Luciano che parte per la seconda frazione di dieci chilometri.
Un veloce ristoro ai tavoli organizzati e presidiati da volontari del Corpo degli Alpini, e tutti in auto per seguire il protagonista di questa seconda tappa, il paesaggio è molto suggestivo la strada si inoltra tra i boschi con vari saliscendi che il Nostro affronta con disinvoltura, ogni tanto ci fermiamo per svolgere il nostro dovere di supporters per poi dirigerci spediti verso la prossima posta e dare il tempo al prossimo frazionista di fare una adeguato riscaldamento, ed eccoci al secondo cambio.
Tocca a Mauro, tappa di 6,5 Km, gli organizzatori hanno frazionato il percorso cercando di avere una certa proporzionalità tra lunghezza e pendenza da superare, da questo si può capire l'andamento altimetrico di questa tappa che tuttavia viene affrontata con apparente scioltezza ed un passo quasi da keniano dal nostro compagno che, arrivato a Pellegrino P.se passa il testimone ad Alen per la quarta tappa di 4,5 Km, la più dura in assoluto secondo me.
Mentre in auto affrontiamo il percorso, ripidi tornanti da prima e seconda, troviamo sempre più atleti che camminano, altri fermi, demoliti dalla pendenza micidiale, altri ancora che invece trotterellano allegramente come se niente fosse, ma forse erano marziani.
In mezzo a loro il nostro Alen affronta la salita come un buon diesel e si presenta puntuale a Millepini dove l'attende Paolo che scatta per i suoi sette chilometri. Un inizio in discesa per questa penultima tappa, poi qualche saliscendi, ed infine ancora salita a dir poco paurosa ai limiti del sadismo, sino ad arrivare in località Grotta dove avverrà l'ultimo cambio. In questo frangente un pò di confusione dovuta all'affollamento di auto degli accompagnatori unita alla scarsa larghezza della strada. Anche Paolo conclude la sua tappa arrivando a Grotta con qualche litro di sudore in meno ma buonumore intatto.
E' il momento di Francesca, quindici anni, a lei spetterà l'onore di tagliare il traguardo in Piazza Berzieri, lasciamo il tempo a Paolo di rinfrancarsi dopo la dura tappa e si riparte, quest'ultimo tratto inizia con una lunga e decisa salita, dopo aver percorso un bel pezzo di strada ancora non scorgiamo la nostra rappresentante, ci viene persino il dubbio che possa aver sbagliato strada, invece tra lo stupore e l'entusiasmo generale scopriamo che ha già affrontato e superato tutto il duro tratto iniziale ed inizia la calata verso Salso con passo da gazzella, ci fermiamo più volte per fare tifo e poi via di corsa per attenderla al traguardo dei 46k, dove tra i rimbrotti di fotografi ufficiali e cronometristi attendiamo sul tappeto e, al suo arrivo la accogliamo con tifo da stadio!
MarciPiedi al traguardo con un tempo finale di 3:39:38 quattordicesimi su ventisette, alle spalle oltre quarantasei chilometri ed una bella giornata di sport passata in allegria.

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