La mezza di Corcagnano corsa sotto l'ora e ventiquattro era stata un chiaro segnale che il lavoro di un intero anno stava dando i suoi frutti, certo, il punto di arrivo della preparazione in origine lo avevo fissato a Reggio Emilia, a Venezia mi ero iscritto con l'intenzione di utilizzarla come lunghissimo di prova ma a questo punto rimandare non sarebbe stato saggio, 48 giorni di attesa tenendo la tensione al massimo rischiando di vanificare quanto fatto finora, no, meglio tentare subito, anche con qualche perplessità sui lunghissimi, non paura di non riuscire ma solo timore reverenziale, la Signora merita rispetto.
Come detto la sera prima a cena, tra mille previsioni di diluvi "se domani il tempo tiene parto per l'assalto" e siccome la Maratona mi ama, (ormai lo so, ed è reciproco) Domenica mattina la poca pioggia non basta neanche a sporcare il parabrezza della navetta che ci porta verso Stra, per cui Lady 42.195 sembra dire:
"niente scuse ex ciccione, il palco è allestito alla perfezione, devi solo entrare in scena"
Stra è veramente un spettacolo, rivoli di runner variopinti che confluiscono a formare un grande fiume e poi un lago davanti all'ingresso della start line, qui gli ultimi preparativi, i saluti, le foto ma di questo parlerò in seguito poi il lago defluisce placidamente verso le gabbie. Si entra nelle griglie con largo anticipo, un pò di corsetta e saltelli per tenere muscoli caldi, la strategia nella mia mente è chiara: non seguire i pacer ma solo le sensazioni cercando di arrivare alla mezza con un discreto vantaggio da spendere eventualmente nel finale, non posso andare al risparmio devo osare con giudizio, anche se sembra un controsenso.
So di avere un buon senso del ritmo e qui voglio riportare le parole del grande Gert, assistente spirituale di questa mia impresa, parole scritte ad inizio anno dopo aver "esaminato" il mio pur scarso curriculum insieme a quello di altri maratoneti:
"le sue 3 maratone sono caratterizzate da ottima regolarità, specie la seconda e la terza. Ciò dimostra quanto sia sensibile al ritmo giusto e quanto sia capace di reggere la fatica mentale e fisica nella maratona. Come abbiamo letto ora punta all'obbiettivo grosso, THE WALL.
Ha sicuramente margini di miglioramento, deve stare attento a calibrare i ritmi di allenamento non sulle velocità desiderate bensì sul valore corrente. Come si suol dire, la speranza non è una strategia"
E così ho fatto in questo lungo anno, passo dopo passo giù nei 10K di oltre un minuto, poi sui 15, qualche settimana fa la mezza in un tempo per me stratosferico (1:23:26) ed oggi sono qui per l'esame finale. Adrenalina alle stelle, VIA!
Il primo chilometro è una agonia, un muro di runner con lingua biforcuta, tempi dichiarati sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, devo saltare come un grillo da una parte all'altra della strada, da dietro arriva l'urlo di Alvin "Filippo che ci fai ancora lì vaiiiii! Risultato 4:24 come esordio ecco un bel pò di secondi da recuperare; secondo parziale a 4:05, ok ora sono in assetto di gara, concentrazione su respiro e passo, filo via liscio sul piede dei 4:10 voglio mettermi in pari con gli split previsti, passo ai 5K in 20:29 temperatura perfetta e la ferma convinzione che questo con qualche leggera oscillazione dovrà essere il mio passo sino alla fine, passo ai 10K in 41:38 sorpassando i pacer delle 3:10, nei paesini attraversati lungo la riviera del Brenta intanto il tifo si fa sentire ed aiuta a far scivolare via i chilometri dalla mente, 15K 1:02:44, poco prima ho sorpassato i pacer delle tre ore, aspetto i chilometri successivi per valutare le mie condizioni sulla mezza alla quale arrivo in 1:28:12, un minuto e quarantotto secondi sono i miei poveri e sudati risparmi che dovrò gestire sino alla fine!
Il passaggio a Mestre tra due ali di folla festante è da groppo in gola, siamo al venticinquesimo (1:44:42) all'uscita della città ci attende il famigerato parco San Giuliano, ma per me abituato a correre i lunghissimi su argini deserti in compagnia della nebbia non provoca alcun effetto particolare, qualche bel saliscendi, un urlo a Dante che si permetteva di stare al telefono anzichè soffiare dentro una vuvuzela al mio passaggio (si farà perdonare con una splendida foto) e siamo al 30°...2:05:49 e solo sorpassi, sempre e solo sorpassi, ora che ci avvicinamo al finale riconosco l'espressione di chi ha capito di aver speso troppo, non è necessario neanche guardare i volti basta il rumore del passo, dispiace ma è così, alla Maratona bisogna sempre dare del lei.
Davanti agli occhi il ponte della libertà una lingua infinita di asfalto, in fondo, vicina e lontanissima Venezia, questo è il momento in cui le gambe passano il testimone alla mente, buttate via il "3" per me non servirà.
La stanchezza si fa sentire ma niente crampi, un pò di affanno ma le gambe tengono, è senz'altro duro tenere il passo, tra i parigamba sorrisi di complicità ed incoraggiamento, sappiamo tutti che siamo ancora dentro, e finalmente il ponte finisce, si entra nella zona portuale e qui un attimo di panico: il pacer delle tre ore mi sorpassa e cerca di prendere il largo, guardo stupito il cronometro e non riesco a capire, non mi sembra di aver calato, cerco di andargli dietro quando ad un certo punto veniamo raggiunti da un altro maratoneta decisamente più veloce di noi e decisamente alterato che urla al pacer: "ma che ca..o fai? Non vedi che li hai persi tutti? Capisco che non è il tuo passo ma non puoi andar così, li farai morire!"
La risposta del pacer? " Si lo so ma dopo rallento! (no comment)
Svelato il mistero, sono ancora in corsa, calpesto il tappetino rosso del quarantesimo con alle spalle 2:49:20 e siamo a Venezia gente gente e poi ancora gente, incoraggiamenti in tutte le lingue mentre leggo il primo cartello "-14 ponti" bellissimo ma qua son dolori si sale coi denti e si cerca di scendere a rotta di collo per non sprecare secondi preziosi, cerco una improbabile progressione ed intanto i ponti sfilano al -1 volo sulla cima, mi precipito a percorrere gli ultimi metri verso il gonfiabile, quel magico beep sembra il più bel suono del mondo 2:59:08 anche il tempo ufficiale sotto le tre ore, a prova di commenti da bar sport!
Ebbene si lo confesso, avevo immaginato questo finale in mille modi ma oggi a parte esultare ed abbracciare i miei vicini di corsa l'unica cosa che son riuscito a fare è stata osservare il cronometro che scandiva inesorabilemte i secondi sino all'apparire del fatidico numero tre, dicendo a me stesso: oggi sei stato un grande! Tranquilli...mi passa in fretta!
...quindi poi ne arriva uno "poco serio"? Bene, bene! :D
RispondiEliminaDi nuovo, anche qui come sul forum, ti rinnovo i complimenti per la straordinaria prova ed il piacere personale di averti conosciuto!
Alla prossima! ;)
grande Filippo! E' stato bello vederti prima della partenza ed all'arrivo nello spogliatoio, stanco e soddisfatto! ciao!
RispondiEliminaComplimenti Filippo per aver centrato il tuo obiettivo.
RispondiEliminaSei partito determinato ed hai realizzato un buon tempo che è stato sottolineato da una cronaca avvincente che mi ha appassionato molto.
Saluti
Tiziano
Condivido... alla Maratona bisogna dare sempre del Lei... Grande Filippo, impeccabile nella performance e nello scritto.
RispondiEliminaagnese
complimenti. è stato un paicere condividere l'attesa con te e con gli altri.
RispondiEliminaalla prossima
Ti rinnovo i miei complimenti sei stato un esempio di costanzai impegnandosi seriamente si migliora e la mia impressione è che Signora Maratona ti concederà altre soddisfazioni
RispondiEliminaComplimenti Filippo!! che avventura!!! guarda piano piano che soddisfazioni che ti stai prendendo!! è un racconto meraviglioso.. devo dire che non avrei fatto la tua tattica.. ti ammiro anche per questo!! che freddezza tenere il ritmo sempre costante!! non ci riuscirei!! La descrizione in rosso è perfetta!! ciao!!
RispondiEliminaRibichesu Davide
l'ho già scritto: trovarvi all'arrivo per condividere la mia fatica è stata una gioia, divenuta ancora più grande per i vostri risultati! filì, 'da vivo' sei persino più simpatico ;D ti aspettiamo a RM....
RispondiEliminaa parco s.giuliano c'erano anche le fulminea girl mandate dal sottoscritto! senza vuvuzela pero' ehhehehe,grandissimo racconto uomo.a bientot.bress
RispondiEliminaaboccaperta !!
RispondiEliminaDetto e fatto grandissimo alla prossima
RispondiEliminauna corsa da paura! e sei pure parmigiano!!! Un mito!
RispondiEliminagrande prova sia per il risultato che per il modo con cui l'hai perseguito.
RispondiEliminaE adesso sotto le 2h55'! eh eh he
Guardo le foto in alto e leggo meno di 3 ore,bé.. SEI UN IDOLO!
RispondiEliminaGRANDE FIL!!!
Grande gara !!!
RispondiEliminaComplimenti !!!
Per te sarà una tappa di passaggio verso lidi migliori.
RispondiEliminaIntanto goditela.
Bellissimo il racconto, supercomplimenti per il risultato!
RispondiEliminaTe la sei corricchiata..... ;) se la prossima la tiri A-I-U-T-O!!!!
RispondiEliminache goduria Filippo... e' come volare ... goditela tutta , strameritata!! granderrimo!
RispondiEliminaDetto fatto, come previsto si sapeva tutti che avresti volato...complimentissimi davvero !
RispondiEliminaChe emozione questo post davvero un bel rcconto per una corsa "EPICA". Complimenti ultra meritati!!
RispondiEliminaun piacere conoscerti ed un onore esserti stato vicino in questa grande impresa lunga 42km (+ 195, xkè nn ce li leva nessuno :D )
RispondiEliminaGran bella persona, ancora complimenti!
Complimenti davvero! Ottima gestione della gara. Mi sono riconosciuto in quello che hai scritto, visto che anche per me è stata una corsa "gestita" dall'inizio alla fine.
RispondiEliminaSogno un momento così da anni, temendo che resti solo un sogno. Ancora non demordo, ma intanto il tempo passa...
RispondiEliminaLeggere la tua impresa è un piccolo incoraggiamento, grazie.
(Mi piacerebbe sapere chi è "il grande Gert")
Davvero tanto di cappello, correre una maratona sotto le 3h è un'impresa titanica, complimenti!
RispondiElimina@Fatdaddy:
RispondiEliminacerto, troppa serietà fa male, almeno in questo campo, è stato un pacere anche per me dopo averti sentito nominare da sempre!
@Paolo "Cibulo":
condividere le gioie e le fatiche di questo sport con chi può capirle è sempre una grande cosa, a presto!
@Tiziano:
fatica, fatica, e determinazione, non serve altro.
@doublea:
grazie Agnese, so che condividi, anche tu hai un rapporto speciale con Lei, e non è da tutti.
@nino:
bei momenti che son serviti a stemperare in parte la tensione, la prossima volta dovrai darmi lezioni di partenza, hai letteralmente scavalcato il gruppone!
Ciao e buone corse!
@Dante:
grazie, vedere un viso conosciuto nella pampa di San Giuliano è stata una bella sorpresa, la foto poi un vero spettacolo!
@Davide:
grazie Davide, in maratona non si improvvisa niente, devi confessare a te stesso quanto vali e agire di conseguenza, le chiacchiere lasciamole al calcio :-)
@theyogi ha detto...
E allora vedi che la cosa è reciproca? (Cit.) Eh si da vivo "ero" tutta un'altra cosa!
@bressdicorsa:
Sei un mito! Spuntare dalla curva e sentirsi acclamato come un top runner da un gruppo di “scalmanate” è stata una botta di adrenalina da paura, non mancherai di abbracciarle tutte da parte mia!
Il raid alla cena è stata una gran bella e gradita sorpresa.
@stoppre:
...sapessi io :-)
@Simone e Anita:
Speriamo presto!
@Mario
grazie Mario!
@Tosto:
grazie...sotto le 2h55'? Sulla mezza sempre!
@insane:
parafrasando qualcuno ben più titolato:
“sono solo un omino determinato”
@Diego:
grazie..
@GIAN CARLO:
obbedisco ;-)
@mjaVale:
grazie di cuore Valentina!
@Alvin:
appena riuscirai ad accordare velocità e resistenza le tre ore saranno tue!
@Anonimo:
Elementare Watson...spille da balia, ed in corsa li strappi sperando di non fare la fine di Full Monty
@Pimpe:
ancora non tocco terra! :-))
@Francarun:
grazie Franca, i tuoi ultracomplimenti fanno sempre piacere!
@Luca "Ginko":
grazie Luca!
@er Moro:
grazie, come ho già detto condividere questeìi risultati con chi sa cosa c'è dietro è sempre una gran cosa, a presto e buone corse!
@ Abro:
grazie, l'improvvisazione è una gran bella cosa...a teatro, non in maratona :-))
@Valentina:
pensa che ho iniziato a “leggerti” colpito proprio dalla tua determinazione, come ho scritto sul blog a volte tendiamo a “sederci” sui nostri successi, convinti di aver raggiunto il limite, e quel limite tendiamo inconsciamente a rispettare, invece bisogna andare oltre, rischiare, una delusione insegna più di un successo mediocre, go Vale go!!
@Grezzo:
Titanica magari è un po' esagerato...però è una gran bella soddisfazione soprattutto con il mio passato! Grazie!
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RispondiEliminaFilì, tu e consorte siete due persone splendide!
RispondiEliminaE' stato un vero piacere stare con voi!
Ti aspetto a Roma allora, verso Marzo! ;)
Solo una parola... SPETTACOLO!!!
RispondiElimina@Master runners:
RispondiEliminaGrazie Gianluca, siamo stati benissimo, proprio un bel gruppo!
Io, ogni tanto, vengo qua a (ri)leggere questo post e sognare un po'... :-)
RispondiEliminaCiao Filippo!
@Gabriele:
RispondiEliminaci ritorno spesso anche io, per te vale la stessa risposta che ho dato a Vale (scusa il gioco di parole), ciao!