Fantastici questi glaciali pomeriggi post lavorativi, aria asciutta, cielo azzurro, strade pulite che permettono di accarezzare l’asfalto in tutta sicurezza, mentre tutto intorno il bellissimo bianco abbagliante costringe a portare gli occhiali da sole, ogni tanto la piacevole sensazione delle gambe che vanno da sole oltre il ritmo programmato, mentre i raggi ormai obliqui proiettano sul manto candido l’ombra di quella corsa sgraziata con quei gomiti stretti magistralmente immortalati dalla matita di un Grande, una postura retaggio di quel periodo lontano nel quale era necessario stabilizzare le masse.
Non c’è alcuna rivalità con la mia compagna di viaggio, mi accompagna placidamente seguendo il mio ritmo, una figura nera, nitida, slanciata, grazie all’approssimarsi del tramonto, attraversa campi e fossi con eleganza, adattandosi al terreno, oggi mi piace pensare che non sia un mero fenomeno ottico, ma un modo per portare con me coloro che in questo momento per motivi diversi devono fare a meno di queste sensazioni, serve pazienza, lo dico senza alcuna superficialità, poi il sole tornerà a splendere alto, le ombre svaniranno e riprenderanno forma.
oh sto panegirico perché vuoi una nuova caricatura, non attacca.... ;)
RispondiElimina@theyogi:
RispondiEliminaSolo un giusto riconoscimento Mitico, spero di vederti a Roma!
ci mancherebbe pure, sono uno che si fa notare!
RispondiEliminaps. ultimo commento, se non togli la verifica... ;)