giovedì 22 marzo 2012

In trasferta col nemico…

Questo sarebbe stato il titolo giusto per praticanti di quell’altro  sport  da prima pagina, ma non per noi, in questo caso vuol essere solo un modo ironico per definire l’allegra brigata che si è ritrovata prima dell’alba di 2012-03-17 05.55.40sabato scorso in quel di San Polo di Torrile per partire insieme con l’intento di  marciare su Roma,  non con losche ambizioni e  lugubri  camicie bensì con allegria e  variopinte canotte.  Trasferta ideata dagli amici del  Torrile Running Team e aperta a chiunque volesse condividere oltre al viaggio, sogni timori ed emozioni in vista della sfida più bella, la prima per molti.   Così sul pullman prende posto una bella macedonia societaria con rappresentanti appunto del Torrile Running Team, chiaramente i più numerosi, e poi, rigorosamente in ordine alfabetico, Atletica Manara, Cus Parma, Interflumina/Kino, Kino Mana e Uisp oltre a due  extraprovinciali provenienti da Pavia, una quarantina in tutto.  Ci aspettano sei ore di viaggio, conversazioni monotematiche interrotte solo da due soste in autogrill. Aspettative, pronostici, dubbi e paure degli esordienti, ma non solo, caricano l’atmosfera di adrenalina, si cerca di stemperare la tensione con una tombolata dal montepremi prestigioso tra cui spicca un accendino da tavola in stile equestre: con la fortuna che mi contraddistingue oscurerò ben tre caselle in tre righe diverse! Intanto il tempo scorre, i cartelli  ci indicano che stiamo per entrare nella Capitale, poche code e finalmente possiamo sbarcare all’Eur per il ritiro pettorali, fila ordinata, organizzazione perfetta, gente da tutto il mondo e FOTO GRUPPO ROMAatmosfera da grande evento, in breve siamo tutti in possesso dell’agognato numerino, liberi di scorrazzare tra gli stand dell’Expo alla ricerca di scarpe magiche e calzettoni motorizzati, ma lo stomaco inizia a reclamare, ci sarebbe la possibilità di mangiare al ristorante dell’Expo, ma considerato che come antipasto offre una fila degna degli Uffizi di Firenze, preferiamo “spargerci” per i locali circostanti per il penultimo rifornimento prima della fatica,  poi dopo qualche foto nel sole di Roma risaliamo sul pullman, direzione albergo, giusto per posare i bagagli e darci una rinfrescata, una serata a Roma non può esser sprecata in Hotel. Eccoci tutti pronti a girovagare per la storia, la vista del Colosseo oggi ha tutto un altro fascino sapendo che domani farà da sfondo alla partenza, lo sguardo di tutti si divide tra la ricerca del gonfiabile e l’ammirazione, ormai si è in clima gara a tutti gli effetti, neanche i mille venditori di cubetti in plexiglass con monumenti stilizzati, eredi delle “palle di neve” riescono a distogliere lo sguardo dalla scenografia che l’organizzazione sta mettendo su per noi, ci allontaniamo per godere un po’ delle altre bellezze, seguendo in parte il tracciato, Altare della Patria, Campidoglio, sguardo diviso tra monumenti e famigerati sanpietrini, anni di racconti sui benefici effetti di tale pavimentazione sulle articolazioni del podista hanno lasciato il segno!  Le strade sono chiaramente invase dagli oltre sedicimila aspiranti maratoneti, ma non solo, infatti in questi giorni si disputava anche il “Sei Nazioni” di rugby, ed oggi in particolare la partita Italia Scozia, che ha visto l’Italia vincitrice, ma niente da temere, nessun disordine, tifosi di tutte le nazionalità vagano insieme a noi per le vie, ma soprattutto per i pub, in particolare gli Irlandesi che hanno l’occasione di festeggiare il loro San Patrizio tracannando Guinness nell’Urbe. Seguendo  storia e paesaggi i chilometri nelle gambe iniziano a diventare pesanti quindi prendiamo la via dell’albergo,  sul tragitto il nostro Luca riesce a guadagnarsi l’anatema di un Legionario che, sentita la sua frase “ma questo vuole soldi per farsi fotografare?” gli scaglia contro la terribile maledizione: “Aho..ma te domani vai a fà ‘a gara? Tanto arivi urtimo!” , per fortuna le capacità divinatorie del fasullo soldato erano pari a zero.  Prima di rientrare alla base, un gesto che era sottointeso già alla vigilia della partenza, un pensiero rivolto a chi   tre anni fa,  appena terminata la gara finì la sua vita in questa anonima Via dove ora ci troviamo tutti, un momento toccante, un mazzo di fiori e ognuno di noi raccolto nei suoi personalissimi pensieri, ciao Marco!
Il rientro in albergo sancisce l’inizio delle operazioni di gara, una mezzoretta in posizione Mork per defaticare le gambe mentre qualcuno si  diletta a far profezie da Mago Gabriel, scelta abbigliamento, riti scaramantici e pronti per la cena! Una bella birretta per iniziare, poi dobbiamo spiegare all’oste il corretto significato di “carico dei carboidrati” ben lontano da quello che tentava di spacciarci, rischiando di farci fermare con le quattro frecce per mancanza di carburante, il tutto si risolve in allegria, anzi il budino offerto come dolce era talmente delizioso da meritare il bis. L’ora x si avvicina, quante di queste risate che animano la via del ritorno sono reali, e quante dovute all’ansia che incombe? Non lo sapremo mai, ci rifugiamo tutti tra le braccia di Morfeo in attesa dell’alba che verrà. La notte vola, aiutata dal fatto che il buon Christian ha voluto condividere con me e Luca la sua insonnia, chiedendoci ad intervalli orari se stessimo dormendo, si farà perdonare  portandoci un ottimo caffè in camera. Tutti pronti ora, la hall si affolla, fuori cielo azzurro e aria ancora fresca, distribuisco le utilissime divise sociali acquistate la sera precedente (leggasi buste per spazzatura) quindi così perfettamente addobbati ci dirigiamo in zona partenza, ultimi consigli, il tempo di scambiar due parole con Sarah, Eugenio e gli altri Romanacci . poi è veramente l’Ora! Entro in griglia, alle spalle un fiume di podisti veramente infinito, riscaldamento  e pensieri, ieri ho pronosticato un 3:23 pensando a Reggio, ma il primo segno della ripresa è questa smania di partire, imposto il Garmin in modalità countdown e via, partenza prudente 4:45, mi bastano le sensazioni di questi primi chilometri per sapere cosa potrò fare oggi, accelero leggermente, 4:40 questo sarà il mio ritmo sino alla fine, i chilometri scorrono nuovamente veloci, mi godo ogni passo ed ogni scorcio di panorama, oggi Lady42 non mi osserva perplessa dagli spalti ma corre al mio fianco, non ci sono salite, non ci sono sanpietrini, non ci sono scuse, il sole scalda piacevolmente la pelle ed il vento provvede ad asciugarla, ogni pezzo di strada dona emozioni con monumenti e pubblico, il passo silenzioso nonostante il fondo stradale, le A2 giallorosse accarezzano il basalto anziché ciabattare, inutile continuare la cronaca, questa indipendentemente dal tempo, sarà la gara della rinascita, delle buone sensazioni, supero il trentesimo quasi con rabbia, il Garmin tra i palazzoni risulta spesso inattendibile, faccio affidamento sul respiro per mantenere il ritmo mentre le cifre a bordo strada vanno verso l’alto, ormai siamo agli sgoccioli, il tratto più dissestato “ammirato” ieri durante la passeggiata, le ultime salite verso il traguardo, il richiamo di Cinzia che mi risveglia dall’estasi da fatica immortalando il momento con una bella foto, anzi una vera sequenza, poi il buon profumo di arrivo, l’inganno dei gonfiabili multipli sembra allontanare quel momento, poi finalmente quello vero, il beep finale dice che oggi assomiglio più a me stesso… Ora la cosa più bella sarà condividere le emozioni con gli altri, non starò qui a far classifiche, tutti sappiamo come è andata, aspettiamo gli arrivi leggendo nei volti le emozioni, c’è chi oggi è andato in crisi ma non fa altro che parlare della bellezza del percorso, chi chiede di essere docciato direttamente nel letto causa impossibilità nei movimenti, chi purtroppo è stato costretto al ritiro, consapevole che la Maratona è anche questo, chi ha rallentato per trascinare il compagno, ma la cosa più bella è la felicità degli esordienti che hanno realizzato il proprio sogno. Con quest’atmosfera euforica si chiude l’avventura romana, dopo gelati e pizze si risale sul pullman in direzione casa, a bordo l’umore è decisamente più rilassato,  si procede alle premiazioni dei vincitori alla lotteria dei tempi e degli esordienti, (ometto la descrizione dei premi per evitare la sicura ressa alla prossima gita al solo scopo di accaparrarseli) si riassumono le sensazioni e si fanno programmi per il futuro, poi la fatica vince, almeno col sottoscritto che si rifugia nel sonno assistito da opportuna playlist su mp3. Grazie a tutti per aver condiviso questo bellissima vacanza di sport e amicizia, ed in particolare agli amici del Torrile,  autori e realizzatori dell’idea
Buone corse!

5 commenti:

  1. Ho di nuovo corso la mia prossima maratona...
    grazie

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  2. Il mio sogno era portarvi tutti al cantinone

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  3. @doublea:
    Lady 42 want you...ti aspettiamo.

    @Gian Carlo:
    Sarebbe stato uno spettacolo, sai che non te lo ho chiesto solo perchè ricordavo di aver letto che aveva pochi posti? Sarebbe stata un evento nell'evento, oltre al piacere di rivederci tutti insieme!

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  4. Contento anche solo per un paio di minuti di averti salutato.. AVE Filippo :-)

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  5. Filippo, bel reportage del sogno di ogni podista (la maratona). Perchè ogni cosa, ogni scoperta, luogo, visita... se fatti prima della grande corsa sono come un film in sala d'attesa, o su un volo internazionale: sono vissuti un pò con ansia e un pò con svagatezza.

    Le parole più belle sono quelle che descrivono il viaggio interiore: le ore passate a trasformare l'uomo in Uomo, l'atleta in Atleta,
    a rispondere alle domande di fermata con una buona scusa...

    Io affronterò la mia prima maratona, spero, quest'anno!
    E intanto scrivo, come te, dei miei viaggi d'intorno.

    Se ti va, unisciti al mio blog, così ci leggeremo.

    Ciao, Mariano

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