Da qualche parte vive un ragazzo, non è importante il nome, neanche la città, 13 anni ancora da compiere, ma nella mente un'idea molto chiara su ciò che per lui rappresenta lo sport, un'idea che lo ha portato a tralasciare il calcio, un'eresia a quell'età, per dedicarsi al nuoto, un lungo periodo di pratica agonistica coronata da diversi successi, anche importanti, sino al colpo di fulmine per il triathlon, scoperto grazie a dei nuovi amici conosciuti durante le vacanze estive, da qui lotte e malumori per potersi dedicare a questa disciplina, ostacoli superati, perchè era evidente che non si trattava di assecondare uno dei classici capricci dell'età', ma di una nuova e vera passione, nella quale buttarsi a capofitto, nuove sfide.
Un ragazzo che quando si apprestava a venire al mondo, mi piace pensare che decise lui di arrivare un pò in anticipo per strappare uno degli ultimi sorrisi al nonno che stava andando via, lo stesso che qualche anno fa, durante un pranzo, con la tipica voce dell'innocenza domandava al padre "babbo ma è vero che esiste gente che pesa un quintale?"... davanti al sottoscritto che il quintale lo aveva superato già da un pezzo.
Certo sono rare le occasioni per vedersi, ma quando capita è un piacere sentirlo raccontare con entusiasmo gli allenamenti, le gare, mostrare l'abbigliamento, descrivere i cambi, chiedere incuriosito notizie sui miei allenamenti, sulle fatiche della maratona, o sulle sensazioni del paradutismo, esaminare i suoi punti forti e quelli sui quali deve lavorare, mentre "dimentica" quasi sempre di parlare dei brillanti risultati già raggiunti, forse perchè a lui interessa molto più la sfida con se stesso, piuttosto che con il cronometro e con gli altri, e forse questa è la vera ragione dei suoi successi.
Bel Post...sapere che anche i giovani un po' si disaffezionano dal calcio a me fa piacere, detto da me poi, che a calcio ho giocato anche 4 anni partendo solo una volta dalla panchina....
RispondiEliminaOps scusami...ho lasciato il messagio con l'account di mio padre... il commento sopra è mio.
RispondiEliminabella storia!!!
RispondiEliminasimile alla mia.
tante volte mi kiedo "ma ki me lo fa fa'".
sono loro ke mi danno la forza x cercare di migliorare(le mie due bimbe 13 e 9 anni)
io le sporno sempre... senza eccedere pero'.
3 sport e la scuola, forse faranno perdere loro un po' di gioki.
ma se i gioki sono quelli ke fanno adesso..... non se so' perse gnente!! ;)
Belle parole e bella storia io piano piano spero di riuscire invece ad andare un giorno a correre col mio ragazzo ancora molto pigro.
RispondiEliminacaro filippo, mi sei costato un piccolo patrimonio in scottex, tanto ho riso a lacrime, l'ho già scritto nel guestbook, ma ripeto qui: hai fatto un bellissimo lavoro con questo tuo blog/vademecum su come salvarsi la vita...correndo.. perchè alla fine della fiera di questo si tratta.
RispondiEliminaComplimenti ancora ciao joe