
Sapevo di non essere in forma, ma evidentemente era una una giornata storta. Ho sempre detto che avrei ammesso un ritiro solo nel caso in cui il proseguire portasse solo a farmi del male, e ieri sarebbe stato proprio così. Partito tranquillo con l'intenzione di finirla con tutta calma , ripasso in paese dopo aver percorso i primi dieci chilometri, un veloce rifornimento al più dolce dei ristori, quindi direzione Ventasso. Capisco subito che quella che avverto non è una fatica normale, sudorazione eccessiva, pulsazioni alle stelle, provo a rallentare ma a situazione non migliora, sino a quando ad un ristoro intorno al quindicesimo sento addirittura l'esigenza di sedermi. Chi passa davanti si sincera delle mie condizioni, c'è chi cerca di trascinarmi, provo a ripartire ma si ripresentano le stesse condizioni, sono costretto a camminare anche in pianura, ed anche questo mi costa fatica, inutile insistere. Raggiungo il ristoro alla base del Tirone e comunico la mia decisione, i volontari che lo presidiano cercano di "riavviarmi" offrendomi tutta una serie di carburanti alternativi, che vanno dalla birra fatta "in casa" a quella di gran marca, al grappino, passando per gli arrosti in preparazione, ma oggi non sarei in grado di carburare. Quindi dopo un'attesa di qualche minuto, e dopo aver liberato il piccolo fuoristrada dai tafani che lo avevano invaso, si parte per la valle, insieme ad un altro sfortunato.
Un giro di telefonate per ricomporre il fan club, e tutti a tavola, nessuna tragedia, però mi mancherà questa medaglia, ma era comunque importante esserci, un pellegrinaggio necessario, ripensando allo scorso anno, ma anche di questo parlerò più avanti, per ora, buone corse!
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