“Passavamo sulla terra leggeri come acqua, come acqua che scorre, salta, giù dalla conca piena della fonte, scivola e serpeggia tra muschi e felci, fino alle radici delle sughere e dei mandorli o scende scivolando sulle pietre, per i monti e i colli fino al piano, dai torrenti al fiume, a farsi lenti verso le paludi e il mare, chiamata in vapore dal sole a diventare nube dominata dai venti e pioggia benedetta”
E’ un passo tratto da un libro che amo, e che ben rappresenta la serata di ieri, una corsa in libertà tra i boschi, l’appuntamento un po’ destrutturato, la partenza a gruppetti che pian piano si ricompattano tra le radure, un saluto, ci si ritrova, continuiamo tra fango e pioggia, a tratti scrosciante, a tratti leggera, profumi, allegria, Ricordi, Presenza, parole, per condividere, per chiarire, siamo tanti, ed altri sicuramente sarebbero voluti essere qui con noi. Ancora parole, ora che ci siamo tutti, una sosta per ricordare con il sorriso chi affettuosamente e con orgoglio ci chiamava “i miei atleti” applausi, commozione, e poi ancora corsa, ancora fango, sino all’arrivo, una bella foto ricordo colma di Kino colori e non, la consegna della targa alle sue “due atlete d’eccezione”, mentre un bellissimo arcobaleno ci saluta dal cielo, inutile aggiungere altro,se non, grazie, Bruno.
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