martedì 27 maggio 2014

Marcia dei Tori 2014

IMG_8203Eh si , la Duchessa mi ha dato conferma che non son poi così da buttar via, però, non di solo bitume piano vive l’uomo, ed era oltremodo necessario verificarlo sul campo, il “fondo” nelle gambe è ancora poco, ma dalle circonvoluzioni cerebrali fa capolino il ricordo di una “garetta” disputata nel 2011, un trail corto, giusto 13K, ma che per il tipo di  percorso è meglio definibile come un “ultra trail  bonsai”, la Marcia dei Tori, appunto. Partenza dal Capanno Tassoni, dove, a dispetto dei timori meteo, già alle sette del mattino la temperatura è più che gradevole, cielo che non lascia spazio a colori che non siano una tonalità di azzurro, mentre eolo  ricarica le batterie ai vari trailer seduti immobili sul prato, perfettamente orientati come pannelli fotovoltaici. Dall’afflusso ininterrotto si capisce che sarà un’edizione record ed infatti ben presto arriva l’annuncio del posticipo della partenza, a causa dei ritardi nelle iscrizioni, non dovuti all’organizzazione, ma al numero decisamente inaspettato di presenti, quasi 400: per molti di loro l’iscrizione avverrà a prezzo ridotto , a causa dell’esaurimento dei pacchi gara. Superati questi piccoli inconvenienti, un breve riscaldamento e si può partire: animo sereno, polsi liberi da qualsivoglia misuratore di tempo. Si va subito in discesa lungo una carraia dal fondo corribilissimo,  lascio andar le gambe cercando di andare IMG_8304a credito con il tempo che, so già, perderò nelle discese veramente ardite che seguiranno. Pian piano la carraia si riduce di larghezza sino ad arrivare ad un single track, ma a quel punto il gruppo è già sgranato, e a giudicare dallo scarso numero di sorpassi, sembra che ognuno abbia trovato l’esatta collocazione tra le quattrocento vertebre di questo serpentone umano. Una bella serie di mangia e bevi, ed ecco la salita, quella vera, si va verso il Passo della Riva, ma ancora si respira,  c’è tempo di guardarsi intorno, poi il fondo si fa un po’ pericoloso ed è richiesta attenzione maggiore, i paesaggi si fanno sempre più mozzafiato mentre il calore del sole funge da diffusore di essenze boschive. Corsa e cammino si alternano, sino ad arrivare al cospetto dello Spigolino, dove per evitare vertigini da sconforto…guardo solo verso il basso! Bella salita, quadricipiti e polpacci urlano in coro, ma mi portan su più che dignitosamente, ed arrivato in cima il premio è veramente all’altezza della fatica, la giornata è talmente limpida che se la terra fosse stata piatta, oggi avremmo potuto vedere persino la grande muraglia. Un attimo per tirare il fiato e godere di questa meraviglia, e subito inizia la discesa verso il traguardo, alcuni tratti veramente ripidi altri più corribili (mi riferisco a me, non agli DSC05820stambecchi che mi hanno “stirato”) si va giù a palla, il tratto più scosceso arriva al rientro nel bosco, quasi da vertical limit, dove, incredibilmente, riesco a non toccare terra con parti anatomiche diverse dai piedi, infine tre  scalini, ed eccomi sulla carraia: ultimo chilometro. Ricordo che quando corsi questa gara nel 2011 arrivai sfatto a questo punto, tanto da non riuscire quasi a correre, a causa del ferro in “ribasso”, oggi ad essere in ribasso è solo la forma, ma quest’ultimo chilometro vola via con il sorriso, l’unico obbiettivo di oggi era quello di arrivare in tempo per la partenza della Marcia dei Torelli che vedrà al nastro di partenza l’adepta,  e dovrei essere in orario.  Imbocco la corsia che porta al traguardo, accolto da un tifo caloroso e dal mio Fabulous Team, sto benissimo e scopro di aver addirittura  guadagnato una quindicina di minuti dal tempo dell’edizione precedente, non che la cosa abbia importanza ma, ai fini della ripresa, è tutto “grasso che cola”, quindi non resta che far colare gli ultimi due chilogrammi in eccesso e poi mettersi a lavorare sul serio, ma di questo parlerò a breve, buone corse!

Le prime due foto sono di Graziano Annovi, per Modena Corre.

2 commenti:

  1. Bellissimo racconto: se si chiudono gli occhi si immaginano tutte le sensazioni che hai provato! Grande esempio di tenacia.
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